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Si gira ’Il treno dei bambini’. Ciak di Cristina Comencini anche a San Giovanni d’Asso

Una produzione Palomar per Netflix Italia nel cuore della Val d’Orcia. Fra i piccoli attori Filippo Turchi che ha già lavorato con Garrone e Bisio.

Tutta l’umanità e la dolcezza di Cristina Comencini, una che, solo per il nome che porta, se la potrebbe ampiamente "tirare", in un semplice gesto: l’abbraccio - dopo aver chiesto l’autorizzazione ai genitori - ad un bambino, uno dei tanti che, con la loro presenza, hanno reso possibile la realizzazione della scena di un film. Un fotogramma in cui stanno, idealmente, i quattro giorni della lavorazione in terra senese, a San Giovanni d’Asso e a Monte Amiata Scalo, de "Il treno dei bambini", prodotto da Palomar per Netflix Italia, tratto dal romanzo di Viola Ardone, con Serena Rossi e Stefano Accorsi. Ci sono poi tutti gli ingredienti di un grande allestimento: la trasformazione scenografica della stazione di Monte Amiata, lungo la ferrovia della Val d’ Orcia, in quella di Modena, del 1946; l’impiego del Treno Natura, scelto per la trazione a vapore, adeguata all’ambientazione nel secondo dopoguerra, sul quale i quarantacinque giovanissimi interpreti, la metà dei quali provenienti da Napoli, hanno percorso brevi tratti in cui venivano effettuate le riprese; anche la neve - finta - ammassata ai bordi della strada ferrata. E poi la banda (nella occasione, quella di San Quirico) che, come narra la vicenda, accoglie con l’Inno di Mameli i piccoli viaggiatori, inviati dal Mezzogiorno al nord per regalare loro un po’ di serenità e magari di prosperità, in realtà quasi incolpevoli deportati. Ma resta quell’inatteso gesto della regista, che riunisce professionalità, sensibilità e amore per il proprio lavoro. Ad innescarlo è stato Filippo Turchi, di Montepulciano, 12 anni a giorni, una presenza di sicuro affidamento sul set, avendo già recitato sotto la direzione, tra gli altri, di Garrone e Bisio. Al termine delle riprese, Filippo ha regalato a Cristina un sacchetto di cioccolatini; un gesto di riconoscenza verso la regista, che, quando non ha dovuto affidare i piccoli ad un’assistente, poco gradita per la sua eccessiva severità, è stata sempre gentile, quasi materna. La Comencini è rimasta sorpresa, interdetta. Poi ha invitato la troupe a rivolgere un applauso ai bambini ed alle loro famiglie ed ha detto: "sono io che devo ringraziarvi. Ora tornate alla vostra vita normale, è bella anche quella". Nelle riprese di San Giovanni d’Asso è stata coinvolta Serena Rossi mentre a Monte Amiata Scalo il ciak ha risuonato per Barbara Ronchi, altra interprete dell’atteso film la cui uscita potrebbe essere ormai prossima, nel mese di marzo.

Diego Mancuso