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Selva, obiettivo vittoria: "Virgola? Con il fantino rapporto privilegiato. Tale e quale nel lotto"

Il capitano Andrea Causarano vuole dentro i cavalli migliori "Ci sono le condizioni per avere 5-6 nomi con chance diverse ma potenzialmente da corsa. Non facciamo come nel luglio 2024" .

di Laura Valdesi

Capitano Andrea Causarano, Virgola è spesso vicino a lei e allo staff: molti si chiedono se è il fantino della Selva.

"Non è il nostro fantino ma con lui abbiamo un rapporto privilegiato. Ci teniamo che monti anche al Palio di luglio e continui il processo di crescita che l’ha visto maturato, conquistando anche a Fucecchio la finale e facendo una bella corsa".

Una nuova ’risorsa’ per la Festa.

"Per il Palio, sicuramente. E’ seguito anche da altre Contrade. La Selva non intende certo sacrificarlo, libero di scegliere se avrà altre opportunità".

Che condizioni servono affinché indossi il giubbetto di Vallepiatta?

"E’ prematuro. Va compreso prima quale lotto sarà formato. Al momento ci sono tante chiacchiere, certezze poche. La Selva auspica una scelta in alto perché c’è un parco equino che consente di arrivare ad avere almeno 5-6 cavalli con chance diverse ma tutti potenzialmente vincenti".

C’è chi già ipotizza di escludere Anda e Bola più Benitos, prendendo gli altri a scorrere.

"Rischiamo in tale scenario di formare un lotto nel quale alla fine viene ampliata ancora di più la forbice fra buoni e meno buoni. Comunque sia, anche se ci fosse solo un big noi lo voteremo. Non caschiamo nel tranello dello scorso luglio quando ci furono sei esordienti. C’è andata anche troppo bene. Puntiamo sugli esperti e sui migliori, anche per tutelare la Festa. A luglio, appunto, con tanti debuttanti alla fine vinse il più vecchio (Tabacco, ndr) che è poi risultato il migliore cavallo dell’anno, essendo giunto secondo ad agosto".

Perché non rimettere dentro Tale e quale allora?

"Lo rivedrei volentieri al canape, non c’è mai stato nella Selva, andrebbe benissimo se venisse anche da noi".

Bisogna comunque fare i conti con le strategie delle avversarie che certo peseranno.

"Non lo nego".

Veniamo ai fantini di riferimento: c’è sempre anche Tittia?

"Giovanni certo, ma anche Carlo e come detto Andrea Sanna. Vediamo il cavallo che ci tocca in sorte, ne abbiamo attenzionati anche altri in funzione di quest’ultimo".

Potrebbero esserci debutti?

"Spero che i miei colleghi continuino sulla falsariga della Selva dando fiducia a qualche fantino giovane per ampliare le possibilità di scelta e per testarli. Alla fine i big, ad eccezione di Brigante, sono tutti over 40 ed un ricambio generazionale è nelle cose".

In questa Carriera si respira, per ragioni diverse, una grande voglia di vincere e di rivalsa da parte di molti fantini. Cosa farà la differenza?

"Luglio è un po’ figlio del Palio dell’Assunta. Il risultato è stato così sorprendente che ha lasciato l’amaro a tutti, tranne che alla Lupa. Il consiglio che do, in generale, ai fantini maggiormente tesi verso la rivalsa è mantenere la freddezza dimenticandosi l’accaduto. La voglia di alzare il nerbo fa parte della loro professione, non c’è necessità di insegnargli nulla su come gestire l’ansia da prestazione. Sono bravissimi".

Qualche consiglio professionale, dunque, Causarano l’ha dato?

"Direi di sì, come al solito. Non ho trovato grandi differenze da quando facevo il contradaiolo semplice e ora che sono capitano. La professione che svolgo è una cosa, il Palio un’altra. Sanno poi che sono una tomba".

Che effetto ha fatto dopo l’estrazione capire che si correva il Palio delle quattro verdi?

"Nella Selva se non vinci il Palio hai perso. Devo cercare di fare il massimo che è, appunto, vincere. Ci proveremo con tutte le nostre forze".

Una stagione condizionata dal maltempo: l’addestramento è bastato?

"Sarebbe stata preferibile una progressione negli appuntamenti, si sta concentrando tutto in pochi giorni con la giusta apprensione da parte dei fantini e dei proprietari di essere un po’ troppo a ridosso delle previsite. Qualsiasi intoppo va evitato".