
Nel 1989 un gruppo di persone con idee chiare e sguardo sul futuro fece una scelta ben precisa: occuparsi degli altri in modo solidale e altruista, per migliorare la qualità di vita degli anziani e di chiunque avesse bisogno di aiuto. Fu così che la Cgil e il Sindacato dei pensionati Spi-Cgil crearono Auser. Nel corso degli anni misero in campo iniziative e programmi sempre più coraggiosi, fino a strutturarsi nel 2003 in due entità distinte: Auser Onlus per la promozione sociale e Federazione Nazionale delle Associazioni Auser per il volontariato. Oggi si contano 295.288 soci e 46.844 volontari in tutta Italia, pronti a prendersi cura delle “persone”, a partire da quelle più anziane, per contrastare ogni forma di esclusione o discriminazione sociale.
Quando si è soli e ci si sente fragili, quando in casa c’è una persona malata o bisognosa d’assistenza, Auser interviene con il Filo d’Argento e un numero verde attivo tutto l’anno, per rispondere a ogni richiesta di sostegno. Quando la curiosità cresce di pari passo con gli anni, Auser organizza corsi sempre nuovi nei circoli, nei centri culturali e nelle Università popolari. Quando si ha voglia di viaggiare o di mettersi alla prova, Auser organizza gite e attività ricreative come corsi di ballo, ginnastica, teatro e laboratori di ogni tipo. Auser si muove laddove c’è bisogno, fuori come dentro casa, curando le esigenze abitative di chi da solo non sa gestirle. E se questo non bastasse, Auser aderisce a SOLIDAR, un gruppo di Organizzazioni non governative europee di aiuto umanitario. Inoltre partecipa alle Sartorie della Solidarietà, dove si usa l’arte del cucito per finanziare progetti di difesa umanitaria in Asia, Africa, America del Sud e isole caraibiche.
Quando una missione è vincente, essa si diffonde e si concretizza. 22 anni fa, “4 amici con la voglia di cambiare il mondo” fondarono una sede anche a Bettolle, Auser Centostelle. Dal 1° presidente Rossano Neri a quello attuale Giuseppe Gallina, Auser ha lavorato con anima e cuore, collaborazione sincera, servizi efficaci e impegno costante. La ginnastica AFA del dottor Fiorini, il metodo Hobart come pratica educativa per i disabili, l’interesse per i malati di Alzheimer, una presenza affettuosa per i più fragili. Un impegno che si è espresso anche nell’arte, attraverso la realizzazione di poesie e murales da parte dei volontari. Sì, perché Auser vuole restituire valore alle persone, come un murales che dopo ore e ore di lavoro torna a far splendere un palazzo della piazzetta di paese.