Scangéo: "Dal paese mi stanno guardando. Darò il cuore stasera"

Il capitano dell'Aquila: "Proviamo a rompere gli equilibri"

Aquila, il priore, Scangéo e Lorenzini (Foto Di Pietro)

Aquila, il priore, Scangéo e Lorenzini (Foto Di Pietro)

Siena, 16 agosto 2019 – «Non sapevo cosa voleva dire la parola scangéo, mi piace il soprannome che mi hanno dato». Stefano Piras  debutterà  nel Palio dell’Assunta. E ha dunque un nome d’arte in Piazza del Campo che gli ha messo la Contrada dell’Aquila, Scangéo appunto. 

Difenderà i colori della Contrada, che da più anni non vince, era il 1992, con il cavallo Tottugoddu. Anche il barbero ha un nome particolare, vuol dire ‘A tutto fuoco’. Insomma, a tutta velocità.  «Un bel cavallo, è molto intelligente. Sta dimostrando delle buone doti in partenza ed è anche molto preciso  quando curva», sottolinea Piras  al momento dell’uscita dal Comune, dopo la segnatura. «Ringrazio il capitano per la fiducia – aggiunge il fantino, guardando Marco Lorenzini – e voglio dare il cuore stasera per la Contrada. Cercherò di onorare al  meglio il loro giubbetto».

«Perché questo nome? Doveva  essere legato  alla tradizione. Ci piaceva poi  dare questo messaggio. Ossia che bisogna essere bravi, a volte, a dare una scossa alle  cose quando apparentemente sembra che le cose non sfilano bene. Allora – evidenzia Lorenzini –  vanno rotti un po’ gli equilibri trovando qualcosa di nuovo e andando  sempre avanti».  

A vedere  il debutto di Piras in Piazza  ci sarà anche il fratello Giuliano con la fidanzata, arrivati dalla Sardegna. «Mi fa molto piacere  che ci siano – ammette il fantino – ma dal paese (è di Elini, nell’Ogliastra, ndr)  ci stanno guardando. Sono tutti contenti».