di Massimo Tavanti
Una congiuntura economica particolare aggravata dalla recente pandemia sta mettendo a dura prova molte attività imprenditoriali specialmente nei piccoli centri ancorchè contestualizzate in aree a vocazione turistica, fino a qualche anno vero e proprio fiore all’occhiello dell’offerta ricettiva della zona a sud della provincia di Siena. E’ il caso dello storico Hotel 3 Stelle di Sant’Albino, nel comune di Montepulciano, a ridosso degli stabilimenti termali, a metà strada tra il centro poliziano e Chianciano Terme che ha consentito alla struttura di rimanere al passo con i tempi fino allo scorso anno, grazie anche alla sua offerta turistica con oltre 20 camere da letto, incentrata particolarmente nell’ultimo decennio sul turismo "mordi e fuggi" . Ma dopo quasi quaranta anni l’attività ha dovuto alzare bandiera bianca come racconta se pur con grande rammarico, Andrea Deligia uno dei titolari. " E’ stata una scelta ponderata nel tempo con la mia famiglia, particolarmente a causa della crisi del termalismo. Poi la presenza della pandemia ha accelerato la nostra decisione. Nel periodo estivo dello scorso anno pensavamo concretamente di continuare dopo il primo lockdown primaverile, ma poi abbiamo deciso di soprassedere perché i costi di adeguamento sarebbero stati insopportabili, stimati in svariate decine di migliaia di euro a fronte di introiti sicuramente inferiori e con l’incertezza dei ristori promessi dalle Istituzioni. Quindi dopo una attenta analisi dell’attuale situazione e più che altro della congiuntura economica del momento, insieme a mia madre e mia sorella, abbiamo deciso di lasciare. Fortunatamente – conclude Andrea – abbiamo già trovato degli acquirenti per la nuova gestione. Hanno idee molto chiare per il futuro, impostate su linee progettuali completamente innovative, rivolte ad una fascia turistica completamente diversa dalla nostra, e mi auguro davvero che l’attività possa tornare dinamica e brillante come una volta, quando i miei nonni, per primi, l’aprirono alla fine degli anni Settanta. Sarà in quest’ottica determinante mettersi alle spalle la pandemia che rappresenta una vera e propria spada di Damocle sopra la testa degli imprenditori ma sarà necessario allo stesso tempo anche un vero e proprio snellimento delle procedure burocratiche che troppo spesso rallentano ed intralciano l’organizzazione e le iniziative volte a rivitalizzare il turismo che da sempre rappresenta un elemento portante dell’economia, particolarmente in questa parte di territorio della provincia di Siena".