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San Gimignano: sanità nel mirino. Il Pd ‘boccia’ la riorganizzazione

In un documento Dem all’attacco: "Stupiti e rammaricati per il tagli nei confronti di servizi essenziali"

Fa molto discutere la decisione di sospendere il Punto di primo soccorso

Fa molto discutere la decisione di sospendere il Punto di primo soccorso

Lettera aperta alla comunità dal Partito Democratico sulla riorganizzazione della sanità territoriale in Toscana e su San Gimignano. Dito puntato sui tagli del governo e sulla scelta di chiudere il punto di primo soccorso. "Una riorganizzazione – dicono nel documento – che cerca di combinare le esigenze di ottimizzazione con un nuovo modello più prossimo ai cittadini. "San Gimignano – dicono nel proprio documento i Dem – sta dentro questo percorso e non ha timore di affrontare una riorganizzazione che giunga al termine con adeguati livelli di servizi per i cittadini". E precisano "Siamo rimasti stupiti ed altrettanto rammaricati sia dal ridimensionamento del Punto Prelievi e dell’Ufficio amministrativo di servizi utili soprattutto per le persone anziane, sia dalla decisione della sospensione del servizio del Punto di primo soccorso un servizio gratuito per la nostra comunità. Un servizio apprezzato da cittadini e turisti che, nei suoi undici anni di attività ha evitato accessi al Pronto Soccorso facendo filtro di piccoli malori o traumi risolti dal personale sanitario presente appunto nel Punto di Primo Soccorso a costo zero. Il Partito democratico – continua il documento –, è al fianco dell’Amministrazione comunale che, mentre ha sottolineato l’inadeguatezza di questa scelta, ha lavorato e ottenuto nei mesi scorsi il mantenimento del Punto di Emergenza Territoriale e con la sperimentazione di un sistema che non preveda la cancellazione del medico a bordo come chiesto dalla ASL, ma un anno di sperimentazione con 7 mesi con presenza di medico e 5 mesi con presenza di infermiere. Apprezzato l’impegno la scelta della Giunta e del Sindaco, di potenziare i servizi al Distretto Socio Sanitario,mantenere la guardia medica del servizio territoriale e preoccupati dalle tempistiche della concretizzazione della Casa della salute".

"Sull’avvio dei lavori al Santa Fina – aggiungono nel documento –, mentre si completa la riqualificazione del Santa Fina non possiamo permettere il ridimensionamento dei servizi offerti nel Distretto per mancanza di spazi idonei e vogliamo che la Asl anticipi i sevizi della futura Casa della Comunità nel Santa Fina in altri locali pubblici o privati per lavorare alacremente in tempi rapidi e verificare con la Asl la fattibilità di alcune proposte temporanee che sono sul tavolo. Senza dimenticare gli investimenti sul nuovo Pronto Soccorso di Campostaggia che la Regione porti avanti questo importante lavoro prezioso e complesso".

Rom. Fran.