REDAZIONE SIENA

San Gimignano: la ‘Mappa di Dante’

Presentato ieri mattina in Comune l’interessante progetto turistico-culturale dedicato al sommo poeta

Passeggiare con la piattaforma digitale sui social, o in presenza, dentro le mura della città per riscoprire in punta di piedi e di penna in compagnia di una guida immaginaria quella del sommo Dante tornando indietro al sette maggio del 1300 quando passeggiò davvero sulle lastre di San Gimignano.

Ora si può fare. E’ ‘la Mappa della San Gimignano di Dante’ racconto progetto turistico-culturale presentato ieri mattina nella nobile sala del palazzo comunale dedicata appunto al poeta Dante e firmato dalla regia di Susanna Salvadori con le associazioni della Confcommercio di Siena presente Luisella Bartoli; la Confesercenti senese con Andrea Colecchia e da Elisabetta Marro per gli albergatori delle torri e con il contributo della Camera di Commercio Arezzo Siena e il patrocinio del Comune di San Gimignano. Il testo digitale. Hanno fatto gli onori di casa il sindaco Andrea Marrucci e l’assessora alla cultura Carolina Taddei. Dunque la nuova ‘Mappa di Dante’ è già sulla pagina instagram "@whenisangimignano" con la parola d’ordine del Dante inedito "seguimi ti mostrerò la San Gimignano segreta" con la mappa che sarà distribuita dagli operatori del settore di Sangi e dintorni ai visitatori. Un "percorso a tappe con domande e giochi di parole guidate proprio dal poeta in questo 700esimo anniversario dalla morte. Il cammino si muove alla scoperta di luoghi inediti della città e può condurre ad avere in premio un prodotto tipico del territorio, dell’artigianato o dell’enogastronomia. Viaggio nel tempo sospeso". Dicono soddisfatti i promotori.

"La San Gimignano di Dante, un’occasione di conoscenza della Città inedita ma al tempo stesso strutturata nel tempo", la riflessione di Andrea Marrucci. "In un periodo difficile per il settore turistico come quello che stiamo vivendo questo progetto rappresenta l’efficacia di un lavoro di squadra condotto fianco a fianco tra amministrazione comunale, associazioni di categoria ed operatori del settore." Replica Carolina Taddei. "E’ un primo passo verso una nuova progettualità di destinazione", ricorda Luisella Bartali. Per Andrea Colecchia "l’intento è riconsegnare a San Gimignano il suo effettivo valore culturale. Elisabetta Marro è stato "il frutto di un importante lavoro di formazione che abbiamo avviato e impegnanti nel difficile periodo della pandemia nel trasferire con entusiasmo la storia che avvolge la nostra città e attraverso un filo conduttore per svelare la San Gimignano più segreta".

Romano Francardelli