ANGELA GORELLINI
Cronaca

Robur Siena, il ‘balletto’ della Durio tra armeni e FramGroup

Nonostante ore di trattative la presidente rimanda ancora la firma La giornata di oggi sarà decisiva per il futuro della Robur Siena

Anna Durio

Siena, 4 agosto 2020 - Una giornata convulsa, schizofrenica, quella di ieri. Eppure le sorti della Robur sono ancora in bilico, visto che tra poco più di 24 ore, domani alle 19, scadrà il termine per iscrivere la squadra al campionato. Un’iscrizione che Anna Durio ha più volte assicurato, ma che al momento non appare così certa. L’incontro previsto tra i rappresentanti della famiglia armena e la numero uno bianconera, quello atteso per la tanto agognata firma, c’è stato solo nel tardo pomeriggio. Tanto da spingere Andrea Ristori, consulente della Berkeley Capital a tenere una conferenza stampa, alle 17,30, per spiegare la propria posizione (vedi altro pezzo). Poi di corsa al faccia a faccia: la numero uno della Robur, insieme al figlio Federico Trani, ha raggiunto Siena solo a quell’ora e l’incontro non è avvenuto nella sede del Siena, ma nello studio del commercialista Turchi. Un incontro che ha visto uscire i rappresentanti degli armeni dopo pochi minuti, mentre Anna Durio e il figlio si sono intrattenuti fino alle 20,30 passate. Il tentativo quello di farle vincere le ultime resistenze e cedere alla Berkeley Capital la società. Ed è lì uno dei nodi cruciali della trattativa: sembra infatti che l’incontro in programma sia slittato di qualche ora perché Anna Durio era in attesa di una somma di denaro da parte della FramGroup per garantirle l’iscrizione al campionato (considerato anche il pagamento degli stipendi massimi, la cifra da sborsare è di poco meno di un milione e 300mila euro). Denaro che non è arrivato, ma che l’imprenditrice spererebbe, fino all’ultimo, di ricevere. Una soluzione, quella che vedrebbe il passaggio al gruppo coordinato inizialmente dal direttore Diego Foresti (che poi ha fatto un passo indietro accasandosi al Catanzaro), maggiormente gradita alla presidente, perché le permetterebbe di rimanere, seppur con una quota di minoranza, all’interno della società. A differenza di quella che porta alla famiglia armena, intenzionata ad acquisire la totalità del pacchetto. A rendere la matassa ancora più ingarbugliata, il fatto che Anna Durio abbia chiesto agli Gevorgyan di apporre alcune modifiche all’ultimo documento presentato, quello su cui deve apporre la firma. Richieste che i rappresentanti della Berkeley Capital hanno subito girato via fax in Armenia (nelle ore successive diversi gli scambi di sms tra Anna Durio e Ristori). Una situazione decisamente confusa, alla quale è necessario trovare alla svelta la soluzione. I tempi per iscrivere la Robur, ristrettissimi, ci sono pure, ma è ovvio che più trascorrono le ore, maggiore è il rischio che la corda possa spezzarsi. Se ieri doveva essere il giorno decisivo, oggi lo sarà ancora di più.