
Roberta Provvedi, da Colle al Cern "Scelta tra giovani da tutta Europa Dedico ogni passo a mio padre"
Il Cern parla colligiano. Sì, perché nella più grande organizzazione europea per la ricerca nucleare ora a lavorarci ci sarà anche Roberta Provvedi (classe ’97), Master Degree in Nuclear Engineering al Politecnico di Milano.
Com’è iniziato il lavoro al Cern?
"Lo scorso ottobre è stato aperto un bando, ho deciso di partecipare, non avrei mai pensato che tra i curricula di tutta Europa potessero prendere in considerazione il mio. Si è rivelato il punto di partenza della mia carriera lavorativa. Sono grata di poter far parte di un centro di ricerca scientifica di primaria eccellenza nell’ambito della fisica nucleare e della fisica delle particelle".
Che posizione occupa?
"Membro associato del Cern, il mio contratto è come ingegnere nucleare. Lavoro in un dipartimento che è nel cuore del complesso di acceleratori del Cern e svolge un ruolo cruciale nella progettazione di base nonché nella ricerca e sviluppo delle tecnologie degli acceleratori. Il miglioramento della nostra comprensione della fisica degli acceleratori, il design e la progettazione di nuovi componenti ingegneristicamente sempre più avanzati è una parte fondamentale del lavoro del team nel quale lavoro".
Quale significato ha questa svolta nella sua vita?
"Il Cern è un’organizzazione internazionale per lo sviluppo scientifico unica nel suo genere, unisce persone da tutto il mondo per far progredire le frontiere della scienza e della tecnologia, a beneficio di tutti. Farne parte non può che avere un grandissimo significato per me e mi lusinga. La sola possibilità di accedere a tali enormi laboratori e di lavorare quotidianamente a fianco di scienziati, fisici e ingegneri d’eccellenza non ha eguali. Ogni giorno è un’occasione di crescita. Nei miei piani futuri c’è sicuramente l’aspirazione a lavorare anche per altre sezioni del Cern, come Atlas o Cms, i due grandi esperimenti del Cern che indagano i confini dell’universo alle frontiere della fisica moderna. Ho in progetto anche un dottorato di ricerca e di poter lavorare in altri grandi centri scientifici, in Europa e in Usa. Sono aperta a qualsiasi strada mi riservi il futuro: so di avere il supporto incondizionato di mia madre e di mio padre, a lui dedico ogni mio passo".
Lodovico Andreucci