A 24 ore dalla scadenza del termine di presentazione delle candidature per la guida del Pd comunale, Piero Fabbrini dà uno scossone alla sfida, lanciando un appello ai competitor: "Passione Democratica, un sodalizio informale di iscritti al Pd, peraltro senza incarichi, ha messo in campo la mia candidatura a segretario. L’abbiamo detto subito però, e lo confermo ora, che sono pronto a ritirarmi. Il nostro obiettivo era e resta, se ascoltati, trovare una candidatura più condivisa e più unitaria possibile – sottolinea –. Così dovrebbero fare, a mio giudizio, anche gli altri candidati, se davvero hanno a cuore l’unità e il futuro del partito".
Fabbrini spiega: "Da tempo ho chiesto direttamente a ciascuno questo tipo di gesto, ma sono rimasto inascoltato, quindi oggi lancio questo appello ufficialmente". E ancora: "Un passo indietro di tutti a poche ore dalle scadenze regolamentari è ancora possibile. Noi di Passione Democratica siamo pronti. Chiediamo, disponibili a dare il nostro contributo con spirito unitario – conclude – un preciso segnale di rinnovamento e discontinuità con il passato e l’abbandono di logore logiche correntizie, per aprirsi al futuro".
L’ex assessore Paolo Mazzini, sostenuto da RitroviamociPd, non ha dubbi: "L’appello di Fabbrini è interessante e pienamente condivisibile. E’ ora di parlare di programmi e proposte per la città e per il partito. Il nome del segretario, o i nomi del gruppo dirigente a cui fa sempre riferimento il commissario Marco Sarracino, vengano da chi meglio incarna l’unità". Mazzini si dice "mosso dall’ottimismo della ragione", per evitare di ripercorrere "pari pari i disastri degli ultimi congressi, con maggioranze risicate e divisioni costanti". E sull’appello di Fabbrini: "Potrebbe essere che il lavoro di questi mesi non sia stato tutto tempo perso – le parole di Mazzini –… Vedremo, a breve".
Tranchant invece il commento dell’ex segretario Pd Simone Vigni: "Le candidature alla segreteria sono nate perché non è stato voluto da parte dell’ex maggioranza relativa arrivare a un percorso di condivisione. Rossana Salluce è espressione di questa tendenza, perché il suo nome è stato messo in campo senza contattare prima nessuno. E’ stata quindi una mossa per escludere tutti gli altri". Vigni aggiunge: "L’appello di Fabbrini? Qui mi pare che l’unità ci sia solo a parole, non nei fatti. Noi siamo disponibili a ragionare con chiunque, ma mi pare che finora nessuno si sia mostrato bendisposto". E infine: "Ho raccolto oltre 50 firme per la mia candidatura, ne riparliamo quando la avrò presentata".
La presidente dell’associazione ’Donna chiama Donna’, l’avvocato Rossana Salluce, sceglie invece la via della cautela: "Preferisco presentare le carte per formalizzare la mia candidatura alla segreteria dell’Unione comunale Pd, prima di rispondere all’appello di Piero Fabbrini. Poi lo farò". Ma Fabbrini, da esperto calciatore, non si arrende e rilancia: "C’è ancora tempo fino al novantesimo minuto più i tempi di recupero, anche in zona Cesarini. Mi auguro che la mia proposta venga accolta".