Capitano dell’Oca Stefano Bernardini, la Contrada è uscita a sorte ad agosto e nella stalla è arrivato Ares Elce, uno dei cavalli più interessanti del lotto: Fontebranda con il vento in poppa.
"L’estrazione, come ho già avuto occasione di dire, è andata a lenire il dispiacere del Palio di luglio, con Ares Elce ora ci riproviamo subito. Ci vogliamo rifare, vediamo come va. Crediamo nel cavallo e nel fantino".
Brigante non ha nascosto che sarebbe bello fare un ’cappotto’ personale.
"Come tutti i fantini, normale. Come succede per le Contrade e per i capitani ai periodo difficili seguono altri fortunati. Per chi monta è lo stesso. Brigante ci spera, noi lo stesso".
Un boato degli ocaioli ha accompagnato l’assegnazione di Ares Elce.
"Uno dei nomi che in questo lotto le dirigenze volevano per provare a vincere. Valorizzato con la monta giusta. Carlo Sanna ha mani, testa e tranquillità".
Per lui è stato un bel ritorno dopo la vittoria di un anno fa con Zio Frac scosso.
"E’ stato accolto benissimo. L’ho portato in Società, l’hanno acclamato. Canti e cori, grande entusiasmo".
L’ex capitano Marco Bartali ha pescato bene, dunque.
"Ha portato un cavallo interessante. Quest’anno due ex capitani hanno preso due cavalli da Palio".
I cavalli big sono usciti di scena, Anda e Bola in modo certo inatteso.
"Una cosa del genere mai vista, credo gli abbia scartato ma una spiegazione è difficile".
Segni nel Drappellone?
"Non sono scaramantico. Credo nel lavoro e nella professionalità, mi riferisco a chi monta ma anche alla squadra, dal veterinario al maniscalco. Poi serve sempre un pizzico di fortuna che va aiutata però con i professionisti".
Il canape per chi sta nelle posizioni basse crea disagi.
"Non so se è possibile trovare degli accorgimenti però nell’inverno una riflessione certo va fatta".
La.Valde.