MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Rimini la stella che brilla oltre il galoppo e i sogni

Una foto una storia Il ricordo di una leggenda nello scatto di Augusto Mattioli

Una foto una storia Il ricordo di una leggenda nello scatto di Augusto Mattioli

Una foto una storia Il ricordo di una leggenda nello scatto di Augusto Mattioli

Nei desideri palieschi di alcune generazioni, c’era sempre posto nel cuore per Rimini, cavallo leggendario anche oltre il numero delle sue vittorie, che sono state tre in un arco di tempo che va dal 1974 al 1982. E questa di Augusto Mattioli non è solo una foto storica, ma un modo di alimentare il mito: siamo nel 1992 e l’anziano cavallo arriva al pensionario di Radicondoli. Da qui all’eternità il passo è breve, perché lasciare un buon ricordo è come vivere una vita sottratta al dominio del tempo. I nostri eroi a quattro zampe, indipendentemente da quanto restano in piazza, sono come farfalle che battono le ali per un giorno pensando che sia per l’eternità. C’è stata un’epoca che assieme al compagno Panezio erano al centro dei nostri desideri. Tutti davanti al palco dei capitani ad aspettare la buona notizia che Rimini sarebbe arrivato nella nostra stalla. A me è capitato una volta, nello straordinario del 1980, ma è stata un’occasione malamente adoperata. Succede. Indimenticabile il suo manto baio, la stella in fronte, lo scatto micidiale, la forza nei tre giri, In altre occasioni, oltre ai successi per Istrice, Oca e Aquila, è arrivato ad un passo da altra gloria. Spesso lo zampino ce lo metteva l’amico Panezio. Probabilmente Rimini era più forte ma meno adatto nelle terribili curve. Se si potesse ammazzare il tempo, senza ferire l’eternità, lo rivorremmo vedere correre tante altre volte, riscoprire la bellezza del suo galoppo. Cavalli come Rimini ci appaiono alla storia come morti: in realtà nei nostri sogni sono solo svenuti. E possono riprendere a vivere. Come talvolta accade per i miti, tutti lo abbiamo amato. Dire a qualcuno ti amo, significa dirgli: tu devi vivere per sempre. Nel 1995, nel buon ritiro, Rimini si volta verso le stelle da dove era arrivato e scompare nella notte. Era nato nel 1970 e dopo 25 anni resta solo come bellissimo ricordo. Ma all’infinito occorre l’inesauribile e allora ci domandiamo se sia effimero o duraturo la scia dei ricordi che ci portiamo dietro. Rispondiamo con le parole da "Alice nel paese delle meraviglie" "Alice: Per quanto tempo è per sempre? Bianconiglio: A volte, solo un secondo".