
Per il comune di Colle arrivano 4,5 milioni di euro per la rigenerazione urbana. Il Comune di Colle di Val d’Elsa è tra i beneficiari del bando del Ministero dell’Interno destinato a finanziare investimenti per progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Il cospicuo contributo assegnato al Comune è di circa 4,5 milioni di euro con risorse derivate dal PNRR. Il Progetto, molto articolato, riguarda la riqualificazione di spazi e edifici in un’area ampia tra San Marziale e Molinuzzo a Gracciano. In particolare gli interventi previsti interessano: - la ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Maccari a San Marziale a scopi di edilizia sociale e ambientale; - la bonifica e la riqualificazione dell’ex-area industriale Maccari con la riconfigurazione della volumetria dei capannoni della ex-marmifera e del SONAR - rinaturalizzazione dell’ex-area Maccari e San Marziale adiacente al fiume Elsa; - realizzazione di un nuovo percorso pedonale lungo il fiume per collegare l’area del SONAR al parco fluviale dell’Elsa. Per quanto riguarda il Sonar la sua stagione musicale è iniziata già da un po’ e sta andando avanti con successo ed i gestori – l’associazione Mosaico – guardano di buon occhio questo progetto di rigenerazione urbana. "L’idea – ha dichiarato l’associazione Mosaico – è di rendere la zona del Sonar completamente organica con la città, sia come luogo identitario per la creatività artistica che come spazio verde a disposizione dei cittadini e punto d’interesse nell’ambito del Parco Fluviale". Non meno importante sarà il restauro della villa Maccari, uno dei tesori più nascosti e meno conosciuti della città: questa casa, situata a pochi metri dalla chiesa di San Marziale, dove per lunghi anni ha vissuto il poeta, pittore e scrittore Mino Maccari, è stata ceduta dai suoi eredi al Comune diversi anni fa, ma è rimasta per decenni in stato di totale abbandono e risulterebbe – almeno in parte – attualmente impraticabile. Un suo recupero appare indispensabile, prima che vada definitivamente perduta una delle storiche abitazioni di Colle.