REDAZIONE SIENA

Riapre anche la chiesa di San Raimondo

Il presidente dei Conservatori riuniti, Rustici: "Un contributo della Fondazione per la crescita dell’offerta culturale della città"

"Abbiamo riaperto la Chiesa di San Raimondo al Refugio, con il rispetto del protocollo antiCovid, anche come segnale di fiducia alla città e di speranza per un ritorno, speriamo nel più breve tempo possibile, alla normalità", dice Marcello Rustici presidente della Fondazione Conservatori Riuniti di Siena, alla quale appartiene con la Chiesa, il Museo e gli altri beni.

La Chiesa, in via di Fiera Vecchia 21, oggi, come ogni mercoledì, sarà aperta dalle 9,30 alle 13. "La riapertura rappresenta il nostro contributo al rilancio dell’offerta culturale, e non solo, della città, nonostante i movimenti siano condizionati dai divieti per adesso di spostamento fra Regioni", continua Rustici. Apertura in totale sicurezza, rispettando le regole imposte dall’emergenza sanitaria.

"Strategico per consentire la libera riapertura al pubblico - aggiunge Rustici -, il rinnovo del collaborazione con il Touring Club di Siena: la disponibilità dei volontari è essenziale per gli ingressi liberi alla Chiesa". Con uno sguardo al territorio. "L’apertura della Chiesa di San Raimondo - aggiunge il presidente - contribuisce alla promozione di questa zona della città, rimasta negli ultimi periodi ai marigini dei grandi flussi. Il nostro impegno, dimostrato anche dall’apertura ad una sinercia con il Nicchio e la disponibilità a collaborare con le altre Contrade, le associazioni con cui condividiamo obiettivi e azioni, deve essere sostenuto da una condivisione generale e, in primis, del Comune".

San Raimondo al Refugio riapre con ulteriori meriti: dopo i restauri dei due dipinti ‘La Morte di San Galgano’ di Ventura Salimbeni, il ‘Matrimonio mistico di Santa Caterina’ di Francesco Vanni, la superficie marmorea degli altari, i Conservatori si sono preoccupati anche del Coro della Chiesa, l’organo ottocentesco recentemente restaurato.

Altri gli interventi in programma, anche in previsione dell’apertura del Museo. "Nei mesi precedenti siamo rimasti chiusi per ovvi motivi ma, in realtà - aggiunge Rustici - non ci siamo fermati. Ne abbiamo approfittato per portare avanti dei restauri e iniziare cantieri che sono importanti per migliorare lo stato di salute del Museo e del suo prezioso patrimonio. Stiamo lavorando all’allestimento di nuove sale dove saranno esposte le collezioni di argenti, ceramiche e paramenti sacri che appartengono alla dotazione dei Conservatori Riuniti. Altri interventi riguardano il nostro parco esterno che vogliamo qualificare come uno dei giardini, polmoni verdi della città".

Antonella Leoncini