"Riapertura al buio, il problema è sugli autobus"

Le segretarie di Cgil e Cisl preoccupate per l’incertezza. ItaliaViva chiede un piano per vaccinare docenti e studenti

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Preferiscono fare di testa loro. Per Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Sardegna e Basilicata la lezione in presenza "non s’ha da fare". C’è chi opta per il 18 gennaio, chi per il 25 e chi addirittura il 1° febbraio. "Zaino in spalla e via" invece in Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta. I numeri qui lo permettono, ma il risultato è lo stesso: nessuno studente sa ancora cosa dovrà fare domani, dopodomani, fra una settimana. "Nulla è cambiato, perché ci si concentra sulle date, sul quando e non sul come – afferma la segretaria Cisl scuola Alessandra Agabiti -. Si doveva lavorare sulla sicurezza, anche oggi il problema non sta nelle scuole ma nei mezzi di trasporto". Non sembrano bastare per Agabiti i 40 mezzi in più a disposizione da Tiemme. "Non serve a niente spostare di qualche giorno il rientro – afferma – i problemi sono legati al trasporto e restano tali anche qualche giorno dopo".

Trasporti a parte per Anna Cassanelli, segretaria Flc Cgil, a preoccupare è il clima di continua incertezza. "Quello che appare è solo una totale mancanza di strategia e pianificazione – afferma Cassanelli -. L’impressione è che siamo in balia di improvvisazione. E’ allarmante perché un’immagine di questo genere compromette la credibilità delle istituzioni. Se viene stabilita una data, quella deve restare, perché significa che sono stati valutati rischi e benefici. Così sembra che si navighi al buio e questo ha solo un risultato: allarmare il personale scolastico che si chiede in che mani siamo". Personale che attende anche di capire come e quando prenderà il via lo screening definito dalla delibera regionale nel programma "Scuole sicure", che prevede anche i test rapidi, (Territori sicuri) che farà tappa a Sarteano, il prossimo weekend.

Sul fronte rientro a scuola a dire la loro anche Gabriele Toccafondi (nella foto) (capogruppo di Italia Viva in commissione Cultura alla Camera dei deputati) e Stefano Scaramelli vicepresidente del consiglio regionale. "La Toscana non indietreggi e confermi l’apertura al 50% – afferma Toccafondi -. Chiediamo inoltre al presidente Giani di attuare con urgenza un piano di immunizzazione per i circa 55.000 insegnanti e personale ATA in Toscana". "Per questo continuiamo a lavorare per migliorare ancora il piano trasporti, il piano test rapidi e tracciamenti – aggiunge Scaramelli - e prepariamo un piano urgente per vaccinare il personale scolastico".

Simona Sassetti