Smantellata dai carabinieri una rete di spacciatori di droga che operava nella Valdelsa senese e fiorentina ma che vendeva stupefacenti a persone di altre province della Toscana, soddisfacendo le richieste di numerosi acquirenti. Una raffica di perquisizioni, nel corso dei mesi i militari dell’Arma, coordinati dal pm Siro De Flammineis, avevano sequestrato sessanta chili di hashish, 60 grammi di cocaina, 70 grammi di marijuana per un valore di mercato di oltre 600 mila euro. Operazione ’Cupiditas’, era stata battezzata dai militari entrati in azione.
"Il modus operandi era particolare – avevano spiegato gli investigatori quando scattò il blitz –; infatti i componenti erano molto solidali tra di loro; se uno spacciatore non aveva denaro per acquistare la droga gliela cedevano ugualmente facendosi pagare successivamente". Insomma, una sorta di mutuo soccorso. Oltre cento i capi di imputazione contestati alla fine a vario titolo ai 24 finiti nei guai per la droga, soprattutto per episodi di cessione. Se uno ha deciso di affrontare il processo stante la tenuità del fatto, gli altri attraverso i loro avvocati ieri hanno discusso la loro posizione nell’udienza preliminare: 11 avevano chiesto di patteggiare, 10 il rito abbreviato, due la messa alla prova che hanno ottenuto dal giudice Sonia Caravelli quando quasi alle 18 ha letto la sentenza mentre l’udienza era terminata nel primo pomeriggio.
La pena più alta è stata di 4 anni e 9 mesi per un rappresentante dei servizi essenziali che durante il lockdown, potendosi muovere, secondo la procura avrebbe svolto il ruolo di ’fattorino’. Assistito dagli avvocati Mirko Mecacci e Beniamino Schiavone ha patteggiato, come pure un altro dei nomi ritenuti di spicco nell’inchiesta, difeso dall’avvocato Manfredi Biotti che ha avuto 2 anni e 10 mesi e 14 mila euro di multa. Due dei suoi otto assistiti sono stati assolti. La pena più bassa decisa dal gup Caravelli è stata di un anno. Il pm ne aveva chiesti 6 per uno degli imputati, difeso dall’avvocato Stefano Cipriani, con rito abbreviato la pena è stata di 3 anni ed un mese. Fra novanta giorni il deposito delle motivazioni.