Restauro a San Gimignano Scoperte opere nascoste nella basilica di S. Maria

La preziosa opera dell’artista incaricato Daniele Rossi ha dato ottimi frutti. Per adesso bocche cucite, ma tutto verrà svelato nel giorno dell’apertura.

Restauro a San Gimignano  Scoperte opere nascoste  nella basilica di S. Maria

Restauro a San Gimignano Scoperte opere nascoste nella basilica di S. Maria

In restauro la secolare cappella di origini del XV° secolo dedicata al patrono della città Santo Gimignano Vescovo di Modena nel suggestivo duomo. Si tratta di uno degli spicchi di storia e di arte della Insigne Basilica di Santa Maria Assunta che sta per ritornare a nuova vita con un totale restauro da parte della Chiesa, la parrocchia delle torri. Il delicato lavoro è stato affidato al popolare restauratore internazionale sia in Italia e all’estero Daniele Rossi, quel ‘ragazzo’ nato e cresciuto fra le opere d’arte della sua città nelle ‘Romite’ per ammirare fin da bambino la monumentale chiesa Sant’Agostino e da ‘maestro’è chiamato per ridare luce e vita alla famosa pala d’altare del Pollaiolo, l’Annunciazione del Ghirlandaio al battistero del duomo, a Volterra con il ‘Rosso’ e via dicendo.

La cappella di Santo Gimignano, incastrata nel transetto a fianco dell’altare maggiore è oramai pronta per essere riaperta al pubblico a tutti, e vedrà a questo taglio del nastro la presenza dell’Arcivescovo di Siena il cardinale Augusto Paolo Lojudice. Durante il delicato lavoro certosino di Daniele Rossi e della sua specializzata èquipe sembrerebbero sortite fuori, uscite al rallentatore dalle mani delicate del lavoro alcune opere rimaste ‘nascoste’ da altri restauri e venute a galla nel ripulire il vecchio intonaco che saranno ‘svelate’ e ufficializzate all’apertura della secolare cappella quattrocentesca.

Per il momento bocche ( quasi ) in silenzio. L’opera dell’altare della cappella di Santo Gimignano, in marmo scolpito a "baldacchino" è del maestro Benedetto da Maiano e sotto il "baldacchino" è conservato il reliquario in legno con oro zecchino e conservata la reliquia del "dito" del vescovo di Modena. Che la storia mista a leggenda racconta. Tanto per dare una spolverata al valore del Duomo di San Gimignano e dei suoi valori di un patrimonio grande così che rappresentano la secolare personale galleria d’arte vivente conosciuta in tutto il mondo per le sue importanti opere firmate da illustri maestri dal Gozzoli, Ghirlandaio, Bartolo di Fredi, Barna da Sena, Jacopo della Quercia, i fratelli da Maiano,Antonio da Colle, e via via scorrendo. Che sono tanta, tanta roba. Un patrimonio. Da conservare e proteggere.

Romano Francardelli