REDAZIONE SIENA

In tremila per il "rave party". Forze dell’ordine bloccano le strade

I partecipanti sono arrivati dalla Francia e dall’Inghilterra

Il luogo scelto per il rave

Siena, 20 settembre 2015 - IN SETTECENTO e altri stanno arrivando mentre stiamo scrivendo per partecipare ad un rave party internazionale in quella diga mai completata sotto lo splendido paese di Contignano. Il raduno che fin dalle prime ore di ieri ha portato inglesi, francesi, spagnoli e italiani in San Piero in Piano è l’ennesimo tappa di un rave cominciato lontano qualche settimana fa. Alle 4 del mattino arriva la prima segnalazione ai carabinieri delle compagnia di Montalcino. Sul posto arrivano alcune pattuglie e si trovano davanti un «fiume» di uomini e mezzi. I militari cercano di farli desistere dal radunarsi nella diga che si trova al chilometro 10 della strada provinciale 96 che collega Contignano a Pienza. I ragazzi rispondono per le rime e a chiare note affermano che nessuno li fermerà dal loro intento. A questo punto vengono chiesti rinforzi e così nel giro di qualche ora ai carabinieri si aggiungono i finanziari, la polizia, la Forestale e la polizia provinciale. Vengono istituiti dei posti di blocco per non fa passare auto e camper. Alcuni partecipanti al rave cercano strade alternative pur di raggiungere il luogo del ritrovo e finiscono nella scarpata e qualcuno addirittura dentro al fiume.

IL SERVIZIO di sorveglianza da parte delle forze dell’ordine è andato avanti fino al calar della notte e prosegue anche nella giornata di oggi visto che ieri pomeriggio il nutrito gruppo aveva espresso la volontà di fare ugualmente il rave party che secondo gli stessi partecipanti durerà fino all’alba di domattina.

A fronte di questo lungo le strade provinciale e bianche che portano alla diga erano stati istituiti dei posti di blocco. Diverse volte coloro che arrivavano alla spicciolata hanno cercato di forzarli e ogni qualvolta hanno dovuto ritornare sui loro passi. Non si sono dati per vinti e hanno cercato di imboccare sentieri pur di arrivare ma sono rimasti bloccati e alcuni sono stati «arrestati» dalla fitta vegetazione.

A FRONTE del numero dei partecipanti per questo ennesimo rave party organizzato nelle nostre campagne viene da domandarci per quale motivo chi di dovere non ha pensato a firmare e quindi far attuare dalle forze di polizia un provvedimento di sgombero forzato? Tutti noi conosciamo bene la desolazione dei luoghi il giorno dopo un rave. Gli uomini in divisa nella giornata di ieri hanno identificato numerosi giovani e meno giovani e fatto controlli ai mezzi con i quali erano giunti fino alla diga di San Piero. Oggi sarà di nuovo una lunga giornata visto che sono previsti altri arrivi da varie parti d’Italia e dall’estero fino ad arrivare a tremila partecipanti.

Cecilia Marzotti