Raccolta differenziata, riorganizzazione flop

Invece che l’auspicata crescita per adesso si deve registrare un rallentamento. Colle risulta l’unica eccezione al trend negativo

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Forse è colpa del ‘rodaggio’ che tutte le grandi novità inevitabilmente richiedono, ma la riorganizzazione generale del sistema dei rifiuti in Valdelsa ha visto finora un rallentamento della raccolta differenziata invece che una sua crescita, invertendo una tendenza al rialzo, anche piuttosto corposo in termini percentuali, che durava dal 2019 ed allontanando l’obiettivo anziché avvicinarlo. In quattro Comuni su cinque, i dati al 30 settembre scorso resi noti dal gestore del servizio integrato, Sei Toscana, sono peggiori di quelli fatti registrare al 30 giugno, quando i cambiamenti (allargamento dei perimetri della raccolta porta a porta, modifiche alle sue regole e introduzione dei nuovi cassonetti nelle zone dove il porta a porta non è in vigore) non erano ancora in atto. A Poggibonsi la percentuale di differenziata è diminuita in tre mesi dello 0,14 per cento (scendendo a 50,47), a San Gimignano dello 0,11 (44,39), a Casole d’Elsa dello 0,41 (56,07) ed a Radicondoli dello 0,89 (51,98). Unica eccezione al trend negativo quella di Colle dove, nonostante criticità evidenti e molti malumori, la percentuale di differenziata ha continuato a salire, aggiungendo un altro 0,26 ad un incremento record per la zona di oltre il 14 per cento dal 2019 ad oggi e arrivando a quota 58,5 per cento. Nel suo complesso, la Valdelsa senese ha perso in tre mesi quasi lo 0,3 per cento di rifiuti correttamente separati da avviare al riciclo, scendendo dal 52,54 al 52,28 per cento. Dato in controtendenza rispetto a quello provinciale, ormai vicino alla soglia storica del 60 per cento che il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini, prevede di superare entro la fine del 2022.