Progetto Octopus sui bimbi nati prematuri. Gli studenti in Terapia intensiva neontale

Le infermiere della Tin in cattedra all’istituto Caselli e il dono dei ’polipetti’

Far conoscere i diversi aspetti della prematurità a studenti e, in particolare, la polpo-terapia. Questi gli obiettivi del progetto ’Octopus’ svolto tra la Terapia Intensiva Neonatale delle Scotte, diretta dalla dottoressa Barbara Tomasini, con Elena Pappadopulo e Barbara Tecce, infermiere NIDCAP, e l’istituto professionale Caselli di Siena, gli studenti dell’indirizzo socio-sanitario, con gli insegnanti Barbara Santini e Giacomo Vigni. "È stata un’esperienza molto intensa – spiega la dottoressa Tomasini –. Le infermiere hanno illustrato agli studenti, in diversi incontri, il lavoro svolto nella TIN con la polpo-terapia, al fine di realizzare dei polpi da donare al reparto con l’associazione Cuore di Maglia, che fornisce alla TIN dei set preparati a maglia, tra cui copertine, calzine e cappellini, polpi e altri dudu per il miglioramento delle cure ai piccoli pazienti ricoverati. Tale terapia è oggetto di studio nelle classi dell’Istituto, affrontata nelle materie di psicologia applicata, laboratorio dei servizi sociali e matematica". A conclusione del progetto la Direzione Aziendale ha incontrato gli studenti: per il Caselli presenti il preside Luca Guerranti e le docenti Giada Da Frassini, Eleonora Ceccarelli e Anna Trisciani.