Ruby ter, niente sentenza. "Testimoni da risentire"

E’ stato formato infatti un nuovo collegio dopo la condanna di Mariani. L’avvocato Cecconi: "Chiarimenti per cui possono bastare un paio di udienze"

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Siena, 21 ottobre 2021 - Ruby ter, non ci sarà neppure oggi l’attesa (e più volte slittata) sentenza nel processo che vede imputato a Siena il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Reati che venivano contestati anche al pianista delle serate di Arcore Danilo Mariani che vive a Sarteano. Il 13 maggio scorso l’artista era stato condannato a due anni per non aver detto il vero su ciò che avveniva a quelle cene ma farà, come annunciato dai suoi legali Salvatore Pino e Lucia Fanny Zoi, appello. Resta dunque nella costola senese del Ruby ter solo per la corruzione in atti giudiziari.

"Certamente non ci saranno udienze di differimento per legittimo impedimento - ha annunciato ieri a Milano l’avvocato del Cavaliere Federico Cecconi a margine della ’gemella’ vicenda milanese del Ruby Ter –; sarà un’udienza in cui avanzeremo delle richieste attesa la nuova composizione del collegio del tribunale e quindi sarà a mio avviso di carattere tecnico". Questo perché, come detto, essendoci stata la sentenza del collegio presieduto da Ottavio Mosti, è incompatibile e a pronunciare la sentenza dovranno essere nuovi giudici. Il presidente è diventato Simone Spina insieme ai colleghi Elena Pollini e a Francesco Cerretelli, uno dei quattro magistrati arrivati da qualche settimana. L’avvocato Cecconi ha evidenziato che la difesa dovrà chiedere oggi "due o tre chiarimenti più specifici sul alcuni testi che si possono fare in una o al massimo due udienze".

Il timore è che questa vicenda giudiziaria rischi di dover ripartire quasi da capo. Una sorta di processo bis, dopo tutte le persone ascoltate e i ben sette rinvii dovuti alle delicate condizioni di salute del leader di Forza Italia, dopo le richieste di condanna del pm Valentina Magnini: 4 anni e 2 mesi per Berlusconi e 4 anni e 6 mesi complessivi per il pianista delle serate di Arcore. Che, come detto, è già stato condannato per la falsa testimonianza. "Per lo stato di salute dovete chiedere ai medici – le parole del difensore del Cavaliere –, per quello che ho avuto modo di sapere c’è un cauto miglioramento. Politicamente è tornato attivo, direi di sì. Personalmente ne sono lieto". Al riguardo non ci sono dubbi visto che anche ieri Berlusconi, a Roma nella sua villa sull’Appia Antica, ha ospitato a pranzo i leader del centrodestra Giorgia Meloni (Fdi) e Matteo Salvini (Lega) dopo il voto sulle amministrative. E se nel processo in corso a Milano è stato ribadito dalla difesa dell’ex premier di non escludere la possibilità di far interrogare Berlusconi – "un’opzione praticabile" ma che "verrà valutata con attenzione" più avanti e certamente "tenendo conto della sue condizioni di salute" –, resta fermo che anche nel processo senese il Cavaliere voleva fare dichiarazioni spontanee per ribadire la sua estraneità ai fatti contestati.

Stamani alle 9, dunque, nuovo capitolo di questa telenovela giudiziaria davanti al collegio Spina. Gli avvocati dell’ex premier – oltre a Cecconi, Enrico e Lorenzo De Martino – depositeranno richieste istruttorie in virtù della completa modifica del collegio. Ossia di risentire alcuni testimoni. Al termine si capirà quando davvero potrà calare il sipario sul Ruby ter senese. Serviranno sicuramente ancora diversi mesi, fermo restando che c’è una sentenza della Corte di Cassazione che l’ha limitata solo se c’è un quid novi, qualcosa di nuovo.

La.Valde.