LAURA VALDESI
Cronaca

"Io, primo correttore di Contrada straniero. Se c'è chi ironizza penso positivo"/VIDEO

Nicchio, don Ntomb Fils raccoglie l’eredità di Sacchitella. Sarà lui a benedire il cavallo

Don Ntomb insieme al priore e al capitano (Foto Di Pietro)

Siena, 9 maggio 2017 - «SONO PARROCO a Isola e Ponte a Tressa. Qui abitano tanti del Montone. Quando hanno saputo che diventavo correttore del Nicchio non immagini le prese in giro, però in modo corretto. ‘Non provare a mettere la bandiera fuori sennò ti bruciamo la chiesa’, ma so bene che scherzano. E poi si sorride insieme. Mi trovo benissimo, in realtà. I parrocchiani vogliono bene a me e io sono affezionato a loro». Spontaneo e con una simpatia contagiosa, don Jean Baptiste Ntomb Fils. Sacerdote (ordinato nel 2007) scelto dal priore dei Pispini per impartire la benedizione al cavallo e seguire la Contrada nei riti religiosi dopo la scomparsa di don Sacchitella. Il debutto nel ruolo sarà sabato 13 per il mattutino nell’Oca.

L’incontro con il Nicchio?

«Tramite don Salvatore. Stefano già mi conosceva, per sentito dire. ‘Vuol venire a pranzo da me’, mi chiese Sacchitella. Mi recai nella casa azzurra. Si mise a cucinare. ‘Spostati, faccio io’, dissi. E lui: ’No, mi fai mangiare la roba del Camerun!’. Invece preparai pasta al pomodoro. Tornai da lui una seconda volta e da quel giorno disse ‘ti ho adottato come un figlio, vieni con me in Contrada’. Così andai a benedire il cavallo».

Il primo quale è stato?

«Quadrivia. ‘Non ho più la voce, cerca di leggere la preghiera più forte’, diceva. Così mi ha trasmesso la potestà di benedire il cavallo. Poi ho partecipato a tutte le cene del 2016».

Che effetto fa entrare in una chiesa dove c’è il cavallo, l’emozione palpabile...

«All’inizio strano. Ma sono a Siena da 14 anni, ero al seminario di Montarioso. Il primo Palio, era il 2004, lo vidi con don Enrico Grassini e don Emanuele. Tanta gente, non ci capii niente. Tornai in seminario e chiesi ‘ma che è successo lì dentro?’. Ora non lo comprendi, serve tempo, fu la risposta. Però rimasi colpito, mi piacque. Approfondii che quando si va in chiesa con il cavallo è bello. Non è profano»,

Provenzano 2016 dove l’ha guardato?

«In casa. ‘Resta qui’, disse don Salvatore. Vedendo il primo giro mi alzai, poi il secondo e all’ultimo minuto qualcosa non è andato».

Bisogna rimediare nella benedizione!

«(Sorride, ndr) Forse mi sono distratto per l’emozione e qualcosa è sfuggito! Speriamo che quest’anno don Salvatore ci aiuti dall’alto a fare tre giri senza problemi».

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