"Le osservazioni della Regione sono rilevanti, ma noi continueremo a farci sentire finché la previsione urbanistica non sarà cancellata, per il bene di tutta la Valdichiana". Fabio Goracci è il vicepresidente del Comitato No al polo logistico di Bettole, quell’insediamento previsto dal Piano strutturale intercomunale a fianco dell’A1, all’altezza del casello autostradale. Il documento è tornato al vaglio delle dieci amministrazioni comunali, chiamate a esprimersi appunto sulle osservazioni, ma il confronto pubblico prosegue. Domani sera, a La Fratta, il Comitato insieme a Legambiente, Italia Nostra, Valdichiana 2030, Walk&Clean Sinalunga promuove la serata intitolata ’Valdichiana degna di note’: tra degustazioni e musica, si parlerà anche del progetto.
"Un progetto – osserva Goracci – che rappresenta un pericolo perché rischia di cambiare il modello di sviluppo della Valdichiana, basato invece sulla tutela del reticolo agricolo ereditato dalla bonifica della valle". Da una parte l’ipotesi del centro logistico dall’altra, spiegano dal Comitato, "proseguire nella direzione attuale, promuovendo sempre di più anche il turismo. E invece si pensa di imporre un’ipotesi che per decenni condizionerebbe il destino infrastrutturale di tutta l’area, perché un polo logistico da 50 ettari richiederebbe a cascata servizi e altre attività collegate. Addio, a quel punto, all’agricoltura di qualità, al turismo, alla fortuna di vivere in terre in gran parte incontaminate".
Sono però sul tavolo le osservazioni della Regione che Goracci definisce "molto puntuali", riassumendole così: "In una si sostiene che l’intervento non risulta contestualizzato nella strategia di area vasta e non è sostenuto da scenari di crescita economia che ne dimostrino la necessità. Nell’altra si ricorda che l’area è caratterizzata da sistemazioni agrarie tipiche della bonifica della Valdichiana, con attività agricole sempre ben presenti. Tali sistemazioni hanno una valenza paesaggistica e identitaria tale che appare improprio aprire un nuovo fronte urbanizzato verso il canale della Chiana".
C’è anche un altro tema, per il Comitato collegato a questo. Nel Piano strutturale si indica anche l’ipotesi di nuovo casello autostradale e stazione dell’Alta velocità nell’area tra Montepulciano stazione e Montallese. Quest’ultimo aspetto è al momento in alto mare, dopo il pronunciamento del tavolo ministeriale per la soluzione Creti-Farneta, accolta con favore dalla Regione Umbria ma avversata dalla Toscana. In ogni caso, per Goracci, "sarebbe un modo per cancellare la Valdichiana dagli itinerari turistici, che sarebbero così dirottati verso altre realtà della provincia".