
Il Governatore della Misericordia Vallis Berti
Poggibonsi (Siena), 29 aprile 2020 – Arriva prontamente la risposta della Misericordia di Poggibonsi, alle proteste sollevate dai cittadini, dopo aver visto le immagini delle celebrazioni della Festa patronale di San Lucchese. “La Confraternita – si legge in una nota firmata dal Governatore Vallis Berti - desidera esprimere il proprio dispiacere per quanto accaduto in merito al mancato utilizzo delle mascherine in occasione della movimentazione della teca del Santo”. Vuol tuttavia fare delle precisazioni. “Durante la Santa Messa – prosegue la nota - i volontari della Misericordia hanno sempre tenuto le mascherine come previsto dalla legge e sempre mantenuto le distanze sociali, con comportamento esemplare. Solo nel momento della movimentazione della teca del Santo, si sono tolti le mascherine; e in alcuni momenti, come quello della benedizione insieme al Vescovo, si sono ridotte le distanze. Tutto questo è accaduto per distrazione e segno di rispetto in un momento carico di emozioni e devozione da parte dei volontari nei confronti del loro patrono. Di questo errore ce ne scusiamo”. “Ci dispiace altresì constatare – incalza la nota - che da tutto questo sia partita una campagna mediatica denigratoria nei confronti della nostra Misericordia, dei quattro volontari e di tutti i nostri volontari, che da mesi sono impegnati e rispettano con rigore i protocolli impartiti dalle autorità sanitarie, in molti casi addirittura alzando il livello di utilizzo dei Dpi indicati, al fine di garantire la massima sicurezza dei volontari e delle persone che ricevono il nostro aiuto”. Il Governatore ricorda quindi tutti gli ambiti nei quali i volontari sono impegnati. “Siamo stati spesso a supporto di eventuali mancanze da parte degli operatori sanitari, nel momento in cui c'era carenza di Dpi, nello spirito di massima collaborazione; abbiamo contribuito con il Comune alla stesura delle norme di sicurezza da garantire durante la consegne a domicilio della spesa, aiutiamo economicamente e con beni alimentari tante famiglie poggibonsesi che in questo momento sono in difficoltà. Per questo ci sentiamo nel diritto di difendere, comunque, tutto il nostro operato e impegno di questi mesi, e di difendere i nostri volontari dalle accuse molto pesanti che sono state loro rivolte”. “Teniamo a precisare – conclude Berti – che i quattro volontari, come previsto dalle nostre norme interne ma anche sanitarie, non svolgeranno servizio per il periodo di quarantena previsto di 14 giorni, a tutela non solo dei cittadini che usufruiscono dei nostri servizi, ma anche di tutto il personale dell'associazione”. Intanto la petizione online, che prevedeva il raggiungimento di 100 firme, è stata completata.