Sarà seguito il copione del 2022 – "addebiti di contestazione" da parte del Comune notificati tutti insieme sia per il Palio di luglio che di agosto – oppure ci saranno due mandate di avvisi, una per ciascuna Carriera? Non resta che attendere la conclusione dei festeggiamernti dell’Oca per iniziare il conto alla rovescia con la giustizia paliesca che chiude davvero l’annata 2023.
I tempi? Come sempre il capitolo punizioni deve essere esaurito entro il 30 novembre perché il primo dicembre si volta pagina (inizia il nuovo anno contradaiolo) e si guarda al 2024. Lo spazio c’è per espletare tutte le pratiche, considerato che nel 2022 le contestazioni vennero notificate il 25 ottobre e la giunta, che pronuncia l’ultima parola, il 29 novembre si riunì e decise.
Ricapitoliamo le regole per capire la scansione dei tempi e non solo. Tutti i futuri ’imputati’ hanno sette giorni per produrre memorie con le quali far ricredere l’assessore delegato alla giustizia paliesca Giuseppe Giordano, che debutta con le punizioni 2023. E che alla luce di queste deve decidere se archiviare oppure formulare le proposte di sanzione. Da qui scattano altri 10 giorni per eventuali memorie alla giunta. Le punizioni possono essere, nel caso dei fantini a seconda della gravità, la diffida (vedi quella comminata a Tittia per luglio) che è stata inserita a seguito della riforma del Regolamento del Palio. Ha valenza di 4 Palii corsi e la somma di 4 fa scattare l’ammonizione. Per i fantini poi c’è appunto quest’ultima, l’ammonizione (valenza per tre Carriere corse e con due si salta il Palio), quindi la squalifica. Nel caso delle Contrade, invece, le punizioni che l’assessore delegato può individuare basandosi sulla relazione dei Deputati della Festa sono censura, deplorazione oppure la squalifica.
La.Valde.