"Più servizi per turisti e cittadini. Il mondo va veloce, troppi ritardi"

Antonio Lavecchia, candidato per FdI, Forza Italia, Lega e Udc Quali i suoi obiettivi? "Infrastrutture e sociale, questi i...

"Più servizi per turisti e cittadini. Il mondo va veloce, troppi ritardi"

"Più servizi per turisti e cittadini. Il mondo va veloce, troppi ritardi"

Antonio Lavecchia, candidato per FdI, Forza Italia, Lega e Udc Quali i suoi obiettivi?

"Infrastrutture e sociale, questi i primi punti. Vorrei cercare di migliorare quello che è stato fatto, tenendo in considerazione anche la viabilità ed il sociale".

Ha ricevuto sostegni importanti dai partiti?

"Sono appoggiato dal centrodestra, ho un rapporto diretto con Tiziana Nisini e Francesco Michelotti. Ho accettato volentieri la candidatura, comunque vada è una cosa positiva, anche per il bene di San Gimignano".

Come vede San Gimignano, di cosa ha bisogno?

"Sicuramente servono dei miglioramenti. Negli ultimi 25 anni c’è stata una crescita esponenziale; però servono dei servizi per turisti dai parcheggi, ma anche aree comuni e più in generale dei servizi pubblici".

Nota difficoltà evidenti?

"C’è un ritardo palese rispetto a quello che oggi chiede il mercato. Dobbiamo muoverci soprattutto per quanto riguarda i servizi. Oggi il mercato del turismo e del commercio chiedono a San Gimignano una presenza di infrastrutture e viabilità e noi siamo in ritardo. Così come su tante altre cose, a partire dell’ospedale".

Com’è composta la sua squadra? Ha candidati validi?

"La mia squadra è forte ed io ho stima per tutti. Tutti insieme come gruppo abbiamo una visione. Il mio obiettivo elettorale non è, però, quello di aspirare a fare politica fuori dalle mura, ma quello di poter fare e realizzare ciò che manca a San Gimignano. La mia speranza è soprattutto quella di poter fare e non parlare. Io sono per il fare non per rimandare. Non si può più attendere, il mondo viaggia ad una velocità e noi andiamo ad un’altra. Sono molte le esigenze dei turisti e dei cittadini, a queste si deve pensare".

Lodovico Andreucci