REDAZIONE SIENA

Piccini: "Serve un piano organico. Altrimenti si rischia di improvvisare"

"Manca integrazione con una strategia complessiva di mobilità territoriale"

L’ex sindaco Pierluigi Piccini, esponente di ’Per Siena’, analizza il progetto di Enac su Ampugnano

L’ex sindaco Pierluigi Piccini, esponente di ’Per Siena’, analizza il progetto di Enac su Ampugnano

La riqualificazione e il futuro utilizzo dell’aeroporto di Siena-Ampugnano sono al centro dell’analisi dell’ex sindaco Pierluigi Piccini: "Enac ha affidato a Enac Servizi la gestione e la progettazione degli interventi di riqualificazione. L’obiettivo è trasformare lo scalo in un’infrastruttura a servizio della mobilità regionale, con taxi-aerei verso Roma e la realizzazione di un impianto fotovoltaico".

E ancora: "L’investimento previsto ammonta a circa 34,49 milioni di euro, di cui 16 milioni destinati alla componente fotovoltaica. Tali risorse sono attualmente indicate come programmate. La nota Enac del 18 luglio 2025 conferma la volontà di procedere alla riqualificazione, ma non riporta importi né cronoprogrammi – continua Piccini –. Per il traffico aereo, nel 2024 non si sono registrati collegamenti di linea o charter. L’aeroporto è rimasto aperto all’aviazione generale (voli privati, scuole di volo)". E sull’impianto fotovoltaico: "Le superfici ipotizzate variano tra 20 e 30 ettari, ma non risulta pubblicato un dato ufficiale in documenti tecnici o amministrativi – si evidenzia –. Prima di procedere all’eventuale realizzazione sarà necessario completare l’iter autorizzativo". Poi l’affondo: "Occorre raccontare con chiarezza la verità sul progetto e ricercare il consenso di chi vive il territorio. Senza un pieno rispetto dell’ambiente, ogni politica turistica rischierebbe di essere compromessa – è l’invito –. Sarebbe utile uno studio sull’impatto del progetto sul sistema turistico locale, per valutarne costi e benefici reali. Colpisce negativamente la dichiarazione del vicesindaco Michele Capitani (“ci sono 34 milioni e se non li prende Siena andranno da qualche altra parte”). Questo modo di presentare l’intervento non aiuta a costruire un consenso informato: serve rispetto per i cittadini, trasparenza e dibattito pubblico, non logiche di fretta o contrapposizione". Piccini conclude: "Il progetto di Ampugnano appare oggi come un intervento privo di integrazione con una strategia complessiva per la mobilità provinciale e regionale. Senza un piano organico, il rischio è che si trasformi in un’improvvisazione pericolosa, con effetti irreversibili su paesaggio e risorse pubbliche".