Piancastagnaio L’ascensore fermo resta un rebus

L’Enel ha risolto i problemi della rete elettrica. Restano quelli legati al software dell’impianto

di Massimo Cherubini

L’elevatore del ’Minatore’ è fuori servizio. Il comune di Piancastagnaio, che lo ha realizzato, ha scelto di affiggere diversi giorni fa, un cartello con su scritto: "il funzionamento dell’elevatore non può essere garantito per disservizio alla rete elettrica Enel". Lo stop all’impianto, inaugurato lo scorso 10 agosto rimasto in funzione per pochissimi giorni, non passa inosservato.

Sulle cause dello stop, denunciate dal Comune, abbiamo chiesto delucidazioni all’Enel. Che, sempre lunedì scorso, ha deciso di replicare con una nota: "E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, informa che si è trattato di un problema dovuto a minimi cali di tensione che interferivano su una fase dell’impianto trifase dell’ascensore. L’azienda elettrica ha già riallineato e registrato la tensione, che adesso risulta perfettamente funzionante. Il Comune sta operando per rimettere in esercizio i software del proprio impianto e riavviare l’ascensore. E-Distribuzione ha collaborato proficuamente con l’amministrazione comunale e con il sindaco Vagaggini per la risoluzione del problema".

Così, ai piedi dell’impianto che sale verticalmente dalle ’Fonti di Voltaia’ ai ’Giardini Nasini’, il comunicato del Comune è cambiato. Ora c’è quello inviato dall’Enel. Se lo stop dell’impianto era dovuto a problemi delle rete elettrica, ora superati, perché l’ascensore non viene rimesso in attività? Ci sarebbe da risolvere il guasto ai software. Molto più serio di quello addebitato ai problemi della rete elettrica. Risolti -come dice Enel- lunedì.

A questo punto sarebbe l’impianto dell’elevatore che non va. Un ascensore, quello del ’Minatore’ indiscutibilmente attraente. Un’opera di moderna ingegneria per consentire a residenti e turisti di trovare, rapidamente, un parcheggio. E altrettanto rapidamente trovarsi, in pochissimo tempo, in paese. Tra progettazione, realizzazione dell’opera, collaudi, recupero dei complessi permessi, ci sono voluti cinque anni. E’ un impianto sottoposto a permessi da parte di più enti. Il guasto che ha portato alla chiusura, attribuito alla rete elettrica, potrebbe non essere la sola ragione del fermo. L’elevatore, che avrebbe un costo che sfiora un milione di euro, è fermo. L’inaugurazione ha rappresentato, per i sostenitori dell’opera, un momento di grande giubilo. Meno per quelli che non la ritengono utile. Solo la regolare entrata in funzione potrà dare una risposta agli interrogativi che vengono sollevati dallo stop.