Pettinaio dominatore del ’700: sei trionfi sul tufo

Il fantino Antonio Corgnolini, originario di Arezzo, faceva il barbiere nelle pause invernali

Ecco un nome da battaglia che ci piacerebbe in questo 2024: parliamo del fantino Antonio Corgnolini detto Pettinaio. Sappiamo che faceva il barbiere durante le pause invernali fra una corsa e l’altra. Nato ad Arezzo, nella nostra città mostra di trovarsi piuttosto bene, tanto che qui a vent’anni si sposa. Nonostante la lacunose documentazioni settecentesche sulla nostra Festa, è stato un assoluto dominatore del suo tempo, avendo vinto almeno sei carriere fra il 1730 ed il decennio successivo. Comincia il 2 luglio 1730 nella Selva con il cavallo Rosino e prosegue poi l’anno dopo con il Nicchio con il Baio dell’Osteria della Scala, vincendo poi puntualmente nell’agosto dello stesso anno nella Giraffa e due anni dopo, sempre per l’Assunta, nella Chiocciola. Torna alla vittoria il 2 luglio 1738 nel Drago con il sauro della Posta di Buonconvento, per poi trionfare ancora il 2 aprile 1739 nel Bruco con il cavallo Leardo. Fantino importante, di sicuro peso nel periodo quando corse: alcuni storici tendono ad iniziare ancora prima il suo trionfale cammino, assegnandogli quello dell’agosto del 1729, questa volta per la Contrada del Valdimontone.

Massimo Biliorsi