
Passa di mano la prestigiosa Tenuta di Petriolo a Torrita di Siena. Borgosesia Spa ha annunciato il raggiungimento dell’intesa con la famiglia Savio, attuali proprietari del complesso settecentesco comprendente oltre 28 ettari tra vigneti di Chianti Docg e seminativo. L’investimento comunicato, con l’obiettivo di rilanciare questo gioiello circondato dalla natura, è di 3,5 milioni di euro. Non è da escludersi che possa in futuro trasformarsi in una struttura ricettiva di fascia alta. Borgosesia ha sede a Milano ed è attiva nel settore degli investimenti in asset alternativi puntando a rivitalizzare prevalentemente progetti immobiliari.
La Tenuta di Petriolo comprende 14 ettari di seminativo e 15 ettari di vigneto. La produzione vinicola avviene nella cantina di produzione della tenuta, già restaurata e resa più moderna nel 2006. Nel 1974 la proprietà venne acquistata dalla famiglia franciacortina Savio che dà impulso alla produzione vitivinicola con la villa che recentemente aveva aperto le porte ai servizi di accoglienza con sei camere e suite a disposizione della clientela. Mauro Girardi, presidente di Borgosesia, ha così commentato: "Siamo molto soddisfatti per la conclusione di questo accordo, che rappresenta perfettamente la nostra visione e il contributo che possiamo dare come ‘rigeneratori di valore’ al territorio e a tutti gli stakeholder. Laddove il valore è evidente e il potenziale altissimo, come in questa meravigliosa tenuta, la sfida è ancora più stimolante".
Cosa succederà adesso? A breve, probabilmente entro giugno, ci sarà la presentazione di un progetto di valorizzazione dei volumi già esistenti con le dovute valutazioni sulla destinazione d’uso del complesso settecentesco. Qui si possono aprire tre strade diverse con prospettive interessanti sia a livello occupazione ma non solo: "Ancora è prematuro fare dichiarazioni orientate al futuro - dice a La Nazione Davide Schiffer, amministratore delegato di Borgosesia - inizieremo intanto ad approfondire il valore di quello che abbiamo acquisito. Per quanto riguarda la parte agricola ci muoveremo con dei professionisti per fotografare la situazione attuale. Se invece guardiamo alla parte immobiliare, la volumetria non è sfruttata del tutto. Ci può essere quindi l’ipotesi di un relais di lusso così come della realizzazione di unità abitative di pregio private ma anche di una rivendita ad un’altra proprietà. Di certo crediamo in questo posto che ha tanta qualità e delle potenzialità notevoli".
Luca Stefanucci