CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

"Per tre giorni senza luce e acqua. Io, a rischio senza il farmaco raro"

Rosanna Cieri ha resistito a lungo nell’abitazione di Salteano nonostante il black-out, poi si è arresa: "Assumo un medicinale acquistato in Spagna. Va conservato in frigorifero... ". Interviene E-Distribuzione.

"Per tre giorni senza luce e acqua. Io, a rischio senza il farmaco raro"

"Per tre giorni senza luce e acqua. Io, a rischio senza il farmaco raro"

Rischia di buttare il farmaco raro che assume e che va conservato in frigorifero, perché da tre giorni si trova senza corrente elettrica. E’ singolare la storia di Rosanna Cieri, giornalista residente a Salteano (Asciano), che stanca di segnalare il problema a E-Distribuzione, ieri è stata costretta a trovare rifugio a casa della sorella, che vive a Monteriggioni.

"La forte ondata di maltempo di questi giorni ha colpito anche la mia abitazione – racconta –. Era giovedì verso le 21, prima ho sentito un rumore assordante. Mi sono affacciata alla finestra e ho visto che il vento aveva demolito la scala in mattoncini della casa del vicino, sradicando pure il divisorio in legno che separa le due proprietà. Poi è arrivato il black-out". Convinta di dover solo pazientare per un po’, Cieri apre la segnalazione a E-Distribuzione, ma le ore trascorrono senza che torni la corrente elettrica. "Seguo una terapia con un farmaco che non è commercializzato in Italia. Lo ho acquistato in Spagna ed è molto costoso – spiega la donna –. Va conservato in frigorifero, quindi la mia preoccupazione per il protrarsi del black-out cresceva con il passare del tempo". Di qui ripetute segnalazioni a E-Distribuzione: "Hanno sempre rinviato il ripristino della corrente elettrica di tre ore in tre ore. Ho conservato il farmaco tenendolo al freddo fino a oggi con il ghiaccio residuo del freezer, ma ora non posso più andare avanti".

Non essendoci elettricità né acqua, dal momento che tutti nella zona hanno l’autoclave, le famiglie dei vicini, che hanno bambini piccoli, hanno trovato rifugio presso amici e parenti.

"Io ho resistito finché ho potuto – continua Cieri – lavandomi con le bottigliette d’acqua. Inutile dire che ho dovuto buttare tutti gli alimentari che avevo in frigorifero, ma pazienza. Quello che non posso buttare è il medicinale raro che assumo. La terapia è di novanta giorni e io sono proprio a metà. Non posso smettere proprio ora... ". Così ieri la donna, esasperata dal nuovo rinvio di E-Distribuzione, si trasferisce dalla sorella a Monteriggioni. Da parte sua, vista la delicatezza della situazione, E-Distribuzione, nonostante la molteplicità di interventi in corso per l’emergenza meteo, ha attivato ieri una squadra di tecnici, che si è recata sul posto per risolvere il problema. Ma in serata il black-out era ancora in corso.