"Per i trapianti di rene investiamo in ricerca"

Il programma riparte, dopo . Carmellini, con il neodirettore . di chirurgia Gian Luigi Adani. "Più personale e tecnologie"

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"Il Centro trapianti senese è punto di riferimento regionale e nazionale. Inoltre l’Aou è una delle poche aziende che dispone di un reparto dedicato alla chirurgia del trapianto renale. Ho ritenuto che venire a Siena fosse uno stimolo, oltre che una nuova sfida dopo 20 anni dedicati all’attività trapiantologica in Friuli Venezia Giulia". Il professor Gian Luigi Adani spiega la sua partecipazione al concorso universitario per l’incarico di direttore della Chirurgia dei trapianti di rene alle Scotte, lasciato dal professor Carmellini andato in pensione.

"L’Aou Senese ha investito per garantire le sostituzioni e ha sostenuto finanziariamente la procedura concorsuale. È in essere un accordo triennale tra Policlinico e Università di Siena per il reclutamento dei docenti da convenzione che rafforzerà a breve il trapianto di rene con finanziamenti dedicati".

Quali sono i numeri del Centro trapianti di rene?

"Nel 2022, con la collaborazione di Careggi, sono stati fatti 23 trapianti. Gli ultimi due li ho eseguiti appena arrivato, insieme al collega di Careggi. In quest’anno si è verificata una flessione dei numeri a livello nazionale dovuta alla difficoltà del Servizio Sanitario a supportare l’attività di procurement, di donazione da cadavere. Le difficoltà non hanno impattato in maniera significativa sui trapianti grazie anche alla collaborazione tra le aziende toscane. Il Programma trapianto di rene è stato autorizzato per il prossimo triennio".

Quali possibili miglioramenti?

"Per migliorare ulteriormente il programma saranno utilissimi gli investimenti in corso sia in personale, sia in dotazioni tecniche, quali ad esempio le macchine per perfusione d’organo. Queste nuove acquisizioni si inseriranno sui punti di forza già presenti, rappresentati da una offerta trapiantologica completa sia sul trapianto da cadavere (rene singolo, doppio rene, trapianti combinati cuore+rene, polmone+rene), sia sul trapianto da donatore vivente (trapianto cross-over, catene di donatori, trapianto AB0-incompatibile). Ci proponiamo anche di integrare il programma clinico con una intensa attività di ricerca e sviluppo, indispensabile nella medicina di frontiera".

Quanti sono in lista d’attesa?

"Al momento in lista a Siena sono 227 pazienti, 574 in Toscana. Tutti i pazienti in lista di attesa presso i Centri di Siena, Firenze e Pisa confluiscono nella lista unica regionale e, quando un organo si rende disponibile, viene attribuito sulla base di questa lista unica".

La collaborazione con Careggi proseguirà?

"Sì e diventerà sempre più bidirezionale. È fondamentale rafforzare la collaborazione anche con la Aou Pisana: unire le competenze dei professionisti per migliorare la qualità dei risultati e la soddisfazione dei pazienti".

Paola Tomassoni