Pensare Comune chiarisce, con intervista ad Alfio Barbagallo (candidato a sindaco) e Piero Ciofi (presidente della lista civica) la situazione politica di Casole e la posizione sulle questioni più calde che riguardano la comunità casolese.
Una parte di Pensare Comune è con Pieragnoli?
"No, ha deciso di lasciare la lista civica e dovrebbe anche fare un’azione di responsabilità e creare un suo gruppo in consiglio comunale. Non ha neanche voluto partecipare alle primarie. Voglio ricordagli che sia nel 2009, che nel 2014 furono indette delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Sono sempre state indette anche per la rielezione del sindaco al secondo mandato".
Qual è, quindi, la vera lista civica?
"La vera e unica è Pensare Comune. Per la terza volta consecutiva è maggioranza e al nostro interno non ci sono partiti che dettano regole. Siamo liberi ed a decidere sono i casolesi. Mi domando oggi chi sussurra al Pieragnoli: il Pd o Fdi? Qualsiasi partito sia gli ricordo che è stato eletto con i voti della lista civica".
Una lista senza simboli, giusto…
"Pensare comune ha messo all’opposizione il Pd, partito che dopo 15 anni non riesce a presentare una sua lista e così appoggia l’attuale sindaco. Questo conferma che era più di un anno che Pieragnoli stava instaurando rapporti con il Pd, ovvero la forza politica che ha sempre votato contro a qualsiasi atto dell’amministrazione. Pieragnoli disconosce la sua storia".
Pensare Comune ha perso iscritti, c’è stata una spaccatura?
"Sono aumentati, abbiamo raggiunto quota 600. Ciò conferma quanto è radicata sul territorio oltre al fatto che l’86% degli iscritti sono venuti a votare alle primarie".
Quali saranno le prossime mosse?
"Il 25 marzo al centro congressi Stefano Grassini presenteremo sia la giunta che i candidati in consiglio, o gran parte. Saranno delineate le deleghe, ma anche il metodo di lavoro. Ci tengo a sottolineare che ci sarà sempre un coinvolgimento dell’intero consiglio e non solo della maggioranza. I singoli consiglieri avranno delle specifiche deleghe. Un’amministrazione condivisa al 100% con consiglieri e cittadini. Non ci possiamo permettere che si riverifichi lo scollegamento di questi anni. Sarà un’occasione anche per parlare di programma elettorale: scuola, industria, turismo, agricoltura, comunità energetiche e attività commerciali, che sono la linfa dei piccoli paesi".
Lodovico Andreucci