Paura del Covid: calano i volontari

Alla Misericordia sta diminuendo la volontà di salire su un’ambulanza o passare il tempo negli ospedali

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Via le mascherine, niente più bollettini né hub vaccinali, ma il Covid c’è ancora e in alcuni casi, non pochi, fa sempre paura. Ad attestarlo è la stessa Confraternita della Misericordia di Colle di Val d’Elsa. Il sintomo di ciò è la diminuzione, che si registra ormai da più di due anni, del numero di volontari, se confrontati con l’elevato numero di servizi svolti. Se da una parte aumenta il numero dei soci e dei servizi, tende a non salire quello dei volontari che si dedicano ai servizi socio-sanitari. Le richieste che arrivano in sede sono quelle di disponibilità, ad esempio, per la partecipazione a manifestazioni ed eventi, ma anche varie tipologie di compiti che, però, rimangono attinenti al settore della protezione civile. Diminuisce, così, quella volontà di salire dentro un’ambulanza e prestare il proprio tempo negli ospedali o nei pronti soccorsi. Un impegno che in epoca pre covid era il motivo principale per il quale arrivavano varie richieste di nuovi volontari. L’occasione per far presente questo trend è stata quella dell’approvazione del bilancio della Confraternita. Lo stesso Francesco Pedani, responsabile della protezione civile della Misericordia, ha sottolineato che quello approvato è un bilancio solido e che conferma quanto il gruppo si stia mobilitando per rispondere a tutte le necessità e le esigenze dei colligiani. Il però, è solo quello relativo alla mancanza dei volontari, sempre se messo in relazione con la mole di gran lavoro per rispondere ai bisogni del territorio. Viene, quindi, lanciato un appello specifico proprio per richiedere una mobilitazione della popolazione per aumentare i volontari all’interno della Misericordia.