Palio, parla Pes: "Qualche rapporto c'è, di certo non vado a raccomandarmi a nessuno"

Il fantino ha trionfato a Fucecchio su Zia Zelinda. "Spero che sia il nuovo Qui Pro quo per Luca Anselmi"

Dino Pes su Zia Zelinda (Foto Germogli)

Dino Pes su Zia Zelinda (Foto Germogli)

Siena, 24 maggio 2022 – "Il posto che volevo? La rincorsa. Ero stra-sicuro che potevo vincere da lì". Adesso Dino Pes può svelare segreti e strategie del palio vinto domenica a Fucecchio con Zia Zelinda, cavalla di Luca Anselmi, per San Pierino. «Lei di rincorsa è sveltissima ad andare davanti. Tanto è vero che al proprietario, quando iniziammo il percorso per Fucecchio, dissi subito ’Se mi tocca lei speriamo che la possa montare e di essere fuori dai canapi a dare la mossa’», aggiunge il fantino che si gode un successo «che – dice – proprio ci voleva.

La dea bendata  è stata benevola perché anche nella prima batteria, dopo il cambio della busta, Zia Zelinda era di rincorsa.  «Fortuna vera, due volte. Tanta roba».  Dalla femmina Melantò ad un’altra femmina. Era come se ci fosse un filo conduttore.  «C’era qualcosa nell’aria di bello, si respirava. Vincere poi è sempre difficile ma ero certo di fare un buon risultato».  Zia Zelinda non è una cavalla iscritta all’Albo di Siena.  «No, lo scorso anno fece le batterie della tratta a Fucecchio ma non fu scelta. Quest’anno ha vinto di rincorsa. Si è capito che era il suo pane».  Secondo successo nella ’Buca’, anche questo al termine di un palio travagliato.  «Il primo nel 2002, per la Bernarda. Fu fantastico anche questo: caddi in batteria al canape, il cavallo vinse scosso e poi fece in finale una corsa da manicomio. Palii travagliati ma che hanno portato buon frutto». A chi dedichi la vittoria? «Prima di tutto alla famiglia che mi sta tanto vicino e, come detto la sera della cena, se vinco lo faccio per Dino. Di conseguenza ne beneficia anche la contrada». Potrebbero aprirsi  porte a  Siena? «Sono tranquillissimo. Qualche rapporto c’è. Di certo non vado a raccomandarmi a nessuno. E se monto lo voglio fare per Dino. Penso di non aver scontentato nessuno domenica e ho fatto il mio».  Il mossiere Bircolotti va promosso? «Sì dai, è comunque una garanzia. Mantiene sempre la calma e ci fa stare tranquilli. Poi a volte ci sono delle situazioni anche per lui non facili da gestire».  Zia Zelinda è andata come un treno, specie nel finale, facendo il vuoto.  «Alla curva della mossa, concluso  il primo giro, ho sentito che gli altri avevano già la frusta addosso. Ho detto ’deve succedere qualcosa, sennò non posso perdere’».  All’arrivo hai salutato una persona con il frustino.  «Era sul palco, è stato capitano di Asti che mi montò nel 2014, Maurizio Bertolino. Un rapporto rimasto ottimo».  Prossimi appuntamenti per Pes? «Domenica sono al palio di Ferrara in San Benedetto con Ribelle da Clodia, vittoriosa ad Asti. Una scelta importante per provarci, come detto sono libero da ogni impegno».  A Siena un po’ di schieramenti ci sono.  «Non ne faccio parte altrimenti avrei montato tante volte. Molto difficile trovare spazio, quello che ho ottenuto è stato con le mie forze».  Poi correrai a Castiglion Fiorentino «Esatto. Dopo  viene Siena, staremo a vedere».  Cosa ti ha detto il proprietario di Zia Zelinda? «Contentissimo. E’  il quarto palio che vinco con un suo cavallo: tre con Qui pro quo, adesso Zia Zelinda che spero sia valido sostituto del primo. Lo auguro a Luca».