Palio, Frati (Pantera): "Turbine, rapporto ottimo. Non c'è l'Aquila, punto a vincere"

Il capitano di Stalloreggi: "Ho ringraziato il mangino del Valdimontone Cresti per avermi estratto: tutti invitati a cena"

Il capitano Claudio Frati

Il capitano Claudio Frati

Siena, 4 giugno 2022 - Capitano Claudio Frati, quando la Pantera è stata estratta a sorte, oltre all’emozione le uniche sue parole sono state: ’Vincere, vincere, vincere’.

"Per forza. Prima di tutto sono sedici anni che non alziamo il nerbo, una vita. Non essendoci l’avversaria non possiamo che pensare a questo obiettivo. Vincere, lo ribadisco".

La Pantera farà il massimo sforzo.

"Il supporto sarà totale. E’ sempre stato così, ho dietro una Contrada unita e questo agevola le scelte".

Che sensazione si prova a correre senza avversaria, per di più il Palio della ripartenza?

"In questi anni non siamo stati fermi, lavorando mese dopo mese come se dovessimo correre il 2 luglio. Una speranza, per così dire, che ci ha tenuto ’in vita’. E adesso il sogno diventa realtà. E’ una cosa incredibile, da vivere in modo speciale. Stupendo. Emozionante".

Raccomandazioni che il capitano farà ai panterini?

"Quelle ovviamente del sindaco ma credo che serva prima di ogni cosa il buon senso di tutti. In modo che si possa correre un Palio tranquillo, senza snaturare le tradizioni però con intelligenza. E lo ripeto, buon senso".

Si parla del rapporto molto stretto che esiste con Elias Mannucci: è fantino di Contrada?

"No, questo no. E’ un fantino con cui la Pantera ha un ottimo rapporto che viene da lontano. Gli siamo rimasti sempre vicini".

Che ragazzo è Elias?

"Molto tranquillo e sa quello che dice. Essenziale, riservato. Di poche parole ma quelle bastano per andare dritto all’obiettivo".

Quando Frati l’ha visto cadere, come molti altri, a Monticiano?

"Lì per lì ero un po’ furioso, non nego. Le cose più impensate possono succedere all’ultimo momento. La pista aveva dato segni che qualcosa non andava: meno male che nessuno si è fatto male".

A Mociano martedì sarà al canape?

"No, credo di no".

Su quanti cavalli può montare?

"Abbiamo dei riferimenti oltre a lui, senz’altro Scompiglio ma anche Gingillo. Però non ci nascondiamo che entrambi hanno in questo Palio moltissime occasioni. Restano riferimenti però, come dire, ci siamo coperti le spalle con Elias".

Restando in tema: sono uscite tutte Contrade che puntano sugli stessi nomi per cui, gioco forza, qualcuno dovrà cambiare strategia?

"Secondo me sì. Se è tardi non lo so. Qualcuno potrebbe cambiare strategia".

A proposito di cavalli: i rumors parlano di lotto esperto ma livellato, senza Remorex.

"Personalmente ci vorrei dentro tutti i migliori del momento. Però senza nascondersi dietro a paraventi, dico che poi le dinamiche del Palio spesso ci portano a prendere anche decisioni che contrastano con i propri principi. Penso che sarebbe una cosa molto brutta e spiacevole se una Contrada non potesse partecipare al Palio se ci sono cavalli non in perfetta forma fisica, per questo confido nel lavoro e nella professionalità dei veterinari".

Rocco Nice lo allena Elias, quindi ci sarà?

"Lo deciderà il proprietario, concordandolo con l’allenatore. Se Rocco Nice sta bene è sempre Rocco Nice".

C’erano segni che preannunciavano l’uscita a sorte della Pantera?

"Non ci vedevo niente di particolare, onestamente. L’unica cosa è che prima del sorteggio sembrava che questo Palio si sarebbe corso in 14 poiché tutte le Contrade erano convinte di correre. Personalmente ero abbastanza tranquillo".

Cosa ha detto Frati al Valdimontone che l’ha tirato su?

"Ci ha estratto Gioia Cresti che ho subito chiamato per ringraziarla. Poi naturalmente tutti a cena per celebrare la grande cosa che hanno fatto".