Palio dei Carretti di Valiano. La contrada di Dogana si aggiudica la cinquantesima edizione

Montepulciano, grande prova di Alberto Bassanelli ed Eric Ingrati: superate in finale Padule, Fonte e Chiesina

Palio dei Carretti di Valiano. La contrada di Dogana si aggiudica la cinquantesima edizione

Montepulciano, grande prova di Alberto Bassanelli ed Eric Ingrati: superate in finale Padule, Fonte e Chiesina

Le segnalazioni dei distacchi, le traiettorie in curva, le derapate: non è la Moto Gp, è il Palio dei Carretti di Valiano che, nonostante l’estrema semplicità del mezzo, ha, come tutte le competizioni velocistiche, le sue strategie e le manovre al limite. Sono i vincitori della cinquantesima edizione della originalissima corsa in discesa, il pilota Eric Ingrati e il frenatore Alberto Bassanelli, che hanno trionfato per la seconda volta, dopo il successo del 2022, per la contrada di Dogana, a rivelare i loro "segreti".

"Sabato sera – racconta Bassanelli, 23 anni, valianese, anche spingitore del Bravìo delle Botti, per Collazzi – Eric mi ha chiesto di segnalargli con le dita di una mano il vantaggio che, se ci fossimo trovati in testa, avremmo avuto sugli altri equipaggi. Così alla prima curva ho sollevato un dito, pari approssimativamente dieci metri; al curvone prima due, poi tre, fino al fontanino che precede l’arrivo, dove ho indicato a Eric che avevamo un ampio margine. Non sarà stato per merito delle segnalazioni che abbiamo vinto ma da una parte ci hanno dato tranquillità, da un’altra sono servite per impostare le traiettorie, più o meno strette".

Fin dalla velocissima partenza, si è capito che Dogana avrebbe potuto solo perdere il palio del mezzo secolo; nel tentativo di rimontare, Fonte e Padule (altre due finaliste, insieme a Chiesina) si sono ostacolate, spianando la strada verso il successo dei bianco-celesti, per la gioia del capitano Andrea Santiccioli e della sua popolazione. La comunità di Valiano, stretta intorno alla sua manifestazione e al Gs La Rocca, che da sempre, insieme alle sei contrade, la organizza, ha proposto una manifestazione ricchissima, con tanti spunti originali, che ha solennizzato come si deve il mezzo secolo di storia. Tra le principali novità, la mostra fotografica, con quattrocento immagini, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca svolto da Sara Goracci e Matteo Buonafortuna (a sua volta concorrente, per Padule, per il sedicesimo anno) e poi di selezione e stampa, a cura di Daniele Brizzi, l’artista che ha anche dipinto il bellissimo panno e realizzato un manifesto di raro impatto. Da ricordare poi la ‘gran cena medievale’, in costume, che ha esaltato il pregio del centro storico della piccola frazione di Montepulciano ma anche la rassegna delle ‘vecchie glorie’ che ha portato uomini ormai maturi a riprovare l’emozione della discesa. Perfino l’ottantenne parroco, don Silvano, non ha resistito all’ebrezza del carretto e si è concesso una discesa, benedicente, su un mezzo appositamente modificato.