
L’esultanza dei contradaioli della Pantera quando la bandiera di Stalloreggi è spuntata per ultima dalle trifore di Palazzo Pubblico
Siena, 26 maggio 2025 – Cinque lunghi boati attraversano una piazza del Campo colma all’inverosimile: Lupa, Oca, Bruco, Valdimontone e Pantera, che vanno ad aggiungersi a Tartuca, Chiocciola, Drago, Selva e Istrice. Ed ecco uscire dal cilindro della sorte un infuocato, come si racconta per tradizione, Palio dei quattro verdi e con una combinazione delle dieci partecipanti inedita, mai vista. Anche questo arricchisce il senso dell’interesse che si trasformerà in storia. L’ordine delle non estratte o squalificate, al piano superiore, è Nicchio, Onda, Civetta, Giraffa, Leocorno, Aquila e Torre.

Ogni Palio ha sua forza che si libera solo all’ultimo momento: ma dobbiamo dire che le Contrade estratte rafforzano l’idea di un Palio davvero impegnativo per tutti, difficile, con equilibri che sembrano prima vacillare e che poi troveranno la loro giusta collocazione. Anche per i fantini saranno scelte non facili. Qui la concorrenza è spietata. Questo inverno è sembrato davvero lungo, interminabile. E allora ecco che i contradaioli hanno risposto con una presenza quasi da record in piazza. Ma tutto si è svolto con una passione ampiamente condita dalla correttezza di tutti. E tutti con gli occhi puntati a quelle finestre, in attesa delle cinque nuove protagoniste, e potevano essere una in più se fosse stato estratto il Nicchio, che cambiano gli equilibri, le strategie che da stasera prendono il via. Intanto annotiamo il gioco della sorte: la Torre ha estratto la Lupa, la Tartuca ha estratto l’Oca, l’Oca ha estratto il Bruco, la Chiocciola ha estratto il Valdimontone, ed infine la Lupa ha estratto la Pantera. Si è formata un’altra coppia di rivali (Istrice e Lupa) e il Palio con queste cinque ha preso una diversa fisionomia.
Se ci fosse il buon maestro Giulio Pepi annoterebbe che questa carriera appare “molto pesante” e ricca di aspettative. Il drappellone di Riccardo Manganelli sarà dunque lottato con quella che possiamo chiamare “sanguigna aspettativa”.
Diamo sfogo alla leggenda in attesa di altre certezze che arriveranno alla tratta: questo è il 53 Palio dei Quattro verdi, se contiamo gli ufficiali dal 1723, quando si corre in dieci. Sono gli amici di Ilpalio.org a guidarci: su 52 sono 22 vinti da una dei verdi in Campo. Quindi al 42% la vittoria è loro. 8 volte ha vinto la Selva, 5 volte l’Oca e il Drago, 4 volte il Bruco. Quando ci sono loro 8 volte ha vinto la Tartuca, 3 vittorie per la Chiocciola, Civetta, Giraffa e Lupa. E concludiamo questa irrazionale carrellata ricordando che con le quattro verdi in Campo, l’Oca è “la nonna” delle quattro, non vincendo dal 16 agosto 1877. Un digiuno di 142 anni. Si dice che la fortuna non esista: esiste il momento in cui talento incontra l’opportunità. E in questo caso l’opportunità ha baciato Lupa, Oca, Bruco, Valdimontone e Pantera.