L’appello alla pace del cardinale: "Santa Caterina chiede di non tacere"

Lojudice riprende l’invocazione del Papa affinché si torni a dialogare dopo l’escalation in Medioriente

Il cardinale Lojudice

Il cardinale Lojudice

Siena, 15 aprile 2024 – ”Ci uniamo al Santo Padre nell’appello affinché tacciano le armi e si possa tornare a dialogare. Le prime vittime di ogni conflitto sono i più fragili: donne, bambini, anziani. Non dimentichiamoci di loro". Il cardinale Augusto Paolo Lojudice è tornato ieri a lanciare un’invocazione a lui da sempre cara, quella appunto della pace e della tutela delle persone più deboli che soffrono maggiormente quando scoppia un conflitto. Appello in queste ore ancora più graffiante vista l’ennesima escalation di violenza in Medio Oriente con l’attacco dell’Iran ad Israele. "Fermiamo ogni azione che possa alimentare questa spirale con il rischio di trascinare il Medioriente in un conflitto bellico ancora più grande", erano state le parole del pontefice in piazza San Pietro.

“Desidero invitarvi tutti – ha aggiunto il cardinale Lojudice rivolto ai cittadini dell’Arcidiocesi di Siena e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza – a pronunciare almeno una volta al giorno la parola pace! Santa Caterina ci dice ancora oggi che ’Non possiamo rassegnarci alla logica della guerra, della violenza e della contrapposizione. Questo mai!’". "La pace – conclude Lojudice – va costruita ogni giorno anche nella nostra vita quotidiana. Non pensiamo che sia un valore astratto, ma deve essere uno stile di vita. Non parole, ma fatti. Non possiamo permetterci più di ignorare chi soffre ed è in guerra. Papa Francesco ce lo ha detto siamo tutti la stessa barca!"

Importante l’appello alla pace di Lojudice, altrettanto è sul versante della sicurezza il lavoro svolto in silenzio e in modo felpato dalle forze dell’ordine perché è inevitabile che gli sviluppi della situazione internazionale facciano alzare ulteriormente la guardia, anche sui tanti obiettivi sensibili del territorio.