
Il presidente di Opi Siena D’Ambrosio: "Allarme livelli retributivi e sicurezza. Ma anche formazione e sviluppo delle carriere richiedono nuovi strumenti".
Invecchiamento e calo delle iscrizioni all’ordine degli infermieri, con territori sempre meno presidiati: queste le problematiche emerse in occasione della giornata internazionale dell’infermiere. Ieri, infatti, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Siena ha portato queste e altre tematiche all’attenzione dei cittadini con un gazebo aperto tutto il giorno in piazza Gramsci, dove si sono tenute anche dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare su adulti e bambini, con gli addetti ai lavori che hanno informato sul corretto uso degli antibiotici, sulla donazione degli organi e la salute mentale.
"Il Servizio sanitario nazionale è in crisi, a livello nazionale mancano circa 65mila infermieri, e la popolazione infermieristica sta sempre più invecchiando - ha detto presidente dell’Opi Siena, Francesco D’Ambrosio –. Il 48-50 per cento di infermieri, anche a Siena, ha tra i 50 e i 60 anni e da qui a dieci anni andrà verso la pensione. Non essendoci un ricambio, potrebbe diventare una situazione davvero drammatica. Abbiamo il compito, come Ordine, anche di aumentare l’attrattività, di far capire cos’è la nostra professione, proprio per avvicinare i giovani. Nei prossimi giorni andremo al Career Day all’Università degli studi, quindi avremo un incontro con le scuole, proprio per cercare di diffondere la cultura infermieristica".
A livello nazionale, le domande di ammissione ai corsi universitari di infermieristica sono scese da 66.686 nel 2023 a 64.139 nel 2024, segnando un -3,8 per cento. Per il solo corso di laurea in infermieristica si è registrato un calo del 7,7 per cento. "L’attrattività è decisamente in calo, per svariati motivi – ha spiegato D’Ambrosio –. Sicuramente quello economico: la nostra professione è retribuita all’incirca il 19 per cento in meno rispetto alla media europea. C’è anche un problema di sicurezza: fare l’infermiere, soprattutto in contesti di emergenza e urgenza, porta a vivere situazioni di conflitto. Ci sono poi altri problemi: la formazione e lo sviluppo delle carriere, su questo il Governo si sta sempre di più ponendo il problema, tant’è che ha sviluppato la laurea magistrale".
I dati sulla popolazione infermieristica preoccupano anche a livello locale, dove il ricambio generazionale rappresenta una sfida urgente. Attualmente, l’Ordine di Siena conta 1.880 iscritti, con un’età media di 46 anni e il 54,79 per cento di professionisti con più di 50 anni. Di positivo c’è che la direzione da prendere per cambiare questa tendenza è chiara. "Sviluppo di carriera, sicurezza sui luoghi di lavoro, e cambiamenti dal punto di vista economico sono tre azioni che potrebbero migliorare l’attrattività della professione. Oggi i giovani (giustamente) guardano tanto alla qualità della vita – ha dichiarato il presidente dell’Opi Siena –. E il mondo infermieristico, in questo momento è un po’ compromesso. Dobbiamo cercare invece di fargli capire qual è il vero senso dell’infermieristica".
Tra i temi affrontati durante la giornata al gazebo in piazza Gramsci, anche il nuovo Codice deontologico degli Infermieri, approvato lo scorso marzo nel corso del terzo Congresso nazionale Fnopi. Un aggiornamento atteso che risponde alle trasformazioni del contesto sanitario e sociale.