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’Oliva Denaro’, riscatto e libertà. Ambra porterà in scena la sua storia

Lo spettacolo al Teatro del Popolo di Colle è stato rinviato al 28 marzo per un infortunio della protagonista

’Oliva Denaro’, riscatto e libertà. Ambra porterà in scena la sua storia

Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto. Ambra Angiolini in scena con ’Oliva Denaro’, lo spettacolo tratto dal romanzo di Viola Ardone. Era in programma al Teatro del Popolo di Colle di Val D’Elsa, stasera alle 21, ma per un infortunio della protagonista è stato rinviato al 28 marzo. La drammaturgia è di Giorgio Gallione in collaborazione con Ambra Angiolini, la regia di Giorgio Gallione. Scene e costumi Guido Fiorato.

C’è una storia vera e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni ’60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto "matrimonio riparatore". Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la "parte offesa", avrebbe automaticamente estinto la condanna (anche se ai danni di una minorenne), cerca il suo posto nel mondo.

E, in un universo che sostiene che "la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia", Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica "paciata" e dice no alla violenza e al sopruso. Una storia di crescita ed emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie).

Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara, con lei e grazie a lei, a superare ricatti, stereotipi e convenzioni. Insieme riusciranno a spezzare le catene della sottomissione e della vergogna. Oliva Denaro è la storia di tutte le donne che pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente (lo stupro fino al 1981 era considerato solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona) ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa.

"Si tratta - spiega Giorgio Gallione nelle note di regia – di un romanzo di formazione che trasuda teatro. Una storia di coraggio, emancipazione e coscienza di sé. Una scrittura evocativa e profonda dove la voce della protagonista, delicata e rabbiosa, riesce a essere contemporaneamente racconto personale e collettivo. Una storia ‘al femminile singolare’ che si trasforma progressivamente e quasi eroicamente in un canto di libertà".

Fabrizio Calabrese