REDAZIONE SIENA

Nuovo boom dell’export, il polo farmaceutico senese segna +85,4%

Un volume d’affari in Toscana di 3,5 miliardi di euro, Gsk e aziende trainano la ripresa. Bene anche vino e olio

Balzo in alto dell’export toscano, che raggiunge i massimi dal 2008 con una crescita del 15,1% rispetto allo scorso anno, risultato dovuto in parte all’aumento dei prezzi ma anche dalla crescita delle realtà manifatturiere. È quanto emerge dal Monitor dei distretti della Toscana per il periodo gennaio-settembre 2022, rapporto elaborato dalla direzione studi Intesa Sanpaolo, che evidenzia il +15,1% per il settore vini dei colli fiorentini e senesi.

Quasi raddoppiato il risultato per il settore farmaceutico e del biomedicale, che in Toscana tocca quota 3,5 miliardi di euro (+22,8%) di esportazioni: la provincia di Siena ha quasi raddoppiato il valore del 2021 (+85,4%) con notevoli incrementi dei flussi verso gli Stati Uniti. A questo, si sottolinea nel rapporto, va aggiunta la capacità del territorio di attrarre capitali, come il recente investimento per implementare un nuovo centro di ricerca e sviluppo di Gsk nella provincia di Siena.

"I dati dell’export distrettuale dimostrano ancora una volta che la Toscana è una regione che sa reagire – commenta Tito Nocentini, direttore regionale Intesa Sanpaolo (foto) –. Nonostante le incertezze dello scenario macroeconomico, infatti, il 2022 si è chiuso comunque in modo positivo grazie alla forza del nostro tessuto imprenditoriale che ha saputo valorizzare in particolare le filiere di prossimità. La nostra banca non ha mai smesso di accompagnare il sistema produttivo e proprio alle filiere ha dedicato Sviluppo filiere, un programma sottoscritto da ben 63 filiere toscane che generano un giro d’affari di oltre otto miliardi di euro e grazie al quale oggi migliaia di piccole e microimprese di fornitura beneficiano del rating creditizio della capofila e godono di condizioni vantaggiose di credito".