
Luigi Cappellini presidente del Distretto Rurale del Chianti
Soldi per incentivare gli investimenti delle aziende del vino di alta qualità certificata. E’ l’obiettivo raggiunto dal quinto ed ultimo Progetto integrato di distretto (Pid) presentato dall’Associazione Distretto rurale del Chianti: con decisione della Regione Toscana, è stato dato disco verde ad un contributo di oltre 3,5 milioni di euro, a fronte di circa 9 milioni di investimenti, di cui potranno beneficiare 19 aziende che operano nel comparto vitivinicolo. C’è un dettaglio molto importante: si tratta dell’atto finale dell’approvazione del ‘Pid’ proposto dal Distretto Rurale del Chianti. Organismo nato da pochi anni e che centra decisamente la ‘mission’ come vedremo: si chiude difatti un ampio progetto legato al distretto rurale su cui la Regione stessa ha creduto per prima in Italia. Vino di qualità a filiera certificata (e non solo) e promozione della ruralità: sono state circa 100 le aziende coinvolte, a partire dal giugno 2020, operanti in tutti i principali comparti agroalimentari (vitivinicolo, olivicolo, cerealicolo, zootecnico, ortofrutticolo, florovivaistico) che in totale hanno beneficiato di oltre 15 milioni di euro di contributo a fronte di circa 40 milioni di investimento. "E’ stato fatto un lavoro di grande qualità – commenta la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – grazie all’apporto di tutti gli uffici centrali e locali della Direzione agricoltura e sviluppo rurale della Regione. Abbiamo messo a frutto un’esperienza pluriennale sui progetti integrati di filiera che, ritengo, possa rappresentare un modello utile per la corretta gestione dei flussi".
Il dettaglio è il Distretto Rurale del Chianti, presieduto da Luigi Cappellini e fortemente voluto già dai decenni scorsi in primis dai Comuni del Chianti Storico senese. La ‘mission’ ai tempi della costituzione e ribadita da Cappellini era ed è: "Fare sistema per attrarre investimenti e promuovere la qualità del territorio". Ebbene: evidentemente ci siamo. Si trattava del presupposto per cui è nato nel 2017 il Distretto Rurale del Chianti, nell’area corrispondente alla zona di produzione del vino Chianti Classico Gallo Nero. Il Distretto opera con il Consorzio Vino Chianti Classico e sono coinvolti nel progetto anche i Comuni. A proposito di vino: il 14 giugno alle 19.30, nella storica Piazza Ferrucci di Radda, si svolgerà "La Cena" dei Vignaioli di Radda 2025. Ci sarà la presentazione in anteprima dell’annata 2021 del "53017", il vino dei Vignaioli (che corrisponde al Cap del paese).
Andrea Ciappi