Nuova Cassia, pressing sull’Anas. I sindaci: "Tempi certi per i lavori"

Nota congiunta di Fabio, Siena, e Berni, Monteroni d’Arbia: "Opera che i cittadini attendono da decenni"

Nuova Cassia, pressing sull’Anas. I sindaci: "Tempi certi per i lavori"

Nuova Cassia, pressing sull’Anas. I sindaci: "Tempi certi per i lavori"

Una lettera congiunta da parte di Nicoletta Fabio e Gabriele Berni, sindaci di Siena e Monteroni d’Arbia, per chiedere all’Anas di conoscere con urgenza il "completamento delle opere relative al primo lotto della strada statale Cassia tratto Siena - svincolo Monteroni d’Arbia Nord". A venticinque anni dall’inaugurazione dell’unico tratto a quattro corsie completato, la circonvallazione di Monteroni, ora arriva la richiesta di capire quando potrà proseguire la progettazione di quel collegamento che ha lasciato, per esempio, qualche pilone ora malconcio intorno a Isola d’Arbia.

Si tratta di un progetto che corre in parallelo rispetto a quello del tratto Isola d’Arbia-Monsindoli, per cui nelle prossime settimane (forse già entro l’anno) sono attese novità concrete dall’Anas, per realizzare quel collegamento di grande importanza tra Cassia e Due Mari. Ma anche velocizzare il collegamento tra sud della provincia e capoluogo è considerata un’esigenza primaria. Ecco quindi che nella nota congiunta di Fabio e Berni si legge che "la commissione comunale per il paesaggio di Siena è ancora in attesa dell’adeguata rappresentazione dello stato attuale dei luoghi. Come amministratori sentiamo l’obbligo di sollecitare e sensibilizzare l’attenzione su un’opera attesa da decenni, che i cittadini richiedono continuamente per la difficoltà viaria della zona".

In aggiunta, i due primi cittadini chiedono di "conoscere nel dettaglio le tempistiche di inizio lavori e le coperture finanziarie in modo da poter rassicurare la nostra comunità sull’attenzione di Anas a questa importante realizzazione".

È una delle tappe dello sventurato raddoppio della Cassia, di cui si è iniziato a parlare a metà anni ’80. I lavori sono stati realizzati solo per una piccola parte, per il resto tra fallimento delle ditte e crisi della Provincia, che per un periodo ha gestito la strada ora di competenza dell’Anas, le opere non sono state conclusi e i costi sono lievitati a dismisura. Basti ricordare che per il tratto Isola-Monsindoli nel 2001 la Regione prevedeva di spendere 59 miliardi di lire, ora si stimano oltre 100 milioni di euro, più o meno quattro volte tanto.

Intervenire su quel tratto, che ora sconta anche un passaggio a livello che nelle ore di punta provoca lunghe code, sarebbe di fondamentale importanza per il collegamento tra capoluogo e sud della provincia, per i pendolari, le aziende del territorio e i turisti.

Orlando Pacchiani