
Niente tenebre, solo luce. Colti gli umori del popolo
Da Signore delle tenebre a quello della luce: Giovanni Gasparro "indovina" gli umori dei contradaioli che accolgono la sua opera con un non formale applauso. Prolungato e convinto. Il drappellone è un soliloquio che ci deve conquistare al primo sguardo e l’autore fa di tutto perché sia così: una madonna barocca, angeli che la circondano, un velo invadente carico di luce dove sbuca la nostra curiosità sottoforma di citazioni di paggi e luci, perfino un ferro di cavallo e tanta bellezza.
"La potenza evocativa di questa Vergine che avvolge la città" ha detto entusiasta il sindaco Nicoletta Fabio. Nulla fa meglio alla festa di una ventata di spontanea approvazione e il primo cittadino ha centrato l’obiettivo. "Il simbolo primordiale per questo grande intenditore – ha spiegato Axel Hémery – di religione e di mistica è il bianco immacolato della purezza e della perfezione morale". E qui Gasparro si è superato, come guardare la nostra Festa, questo lo aggiungiamo noi, alla luce di un fulmine. Un manierismo di particolare interpretazione.
Il suo tentativo è quello di rivelarsi al popolo. Ci è riuscito? Indubbiamente si, con questa luce accesa che dimentica le ombre di altre opere, un po’ come se Gasparro fosse il Brando-Kurtz di Apocalipse Now che emerge convinto e scenico dalle ombre che l’hanno portato all’attenzione internazionale. Un fuggitivo che lascia buone tracce. Una tregua alle passioni, nella sua interpretazione della Festa c’è un lungo lavoro di ascolto e di visione che ci porta a dire che il Palio, per nostra fortuna, è un attimo di luce fra una tenebra e l’altra. Così la memoria, stasera palpabile, di contradaioli che ci hanno lasciato. Lasciato però con una traccia indelebile.
Ecco che ritornano alla mente certe parole immortali: "Orietur in tenebris lux tua", ovvero nascerà in mezzo all’oscurità la tua luce. Una predizione che fa pensare. E questo grazie ad una "illuminata" committenza, al disvelamento di una tenebra che sembra il passaggio di una nuvola, come è del resto è accaduto poco prima che il drappellone fosse svelato. "Suggestionato dalla città", come ci ha rivelato, il pittore si adopera alla Festa e la Festa reagisce di conseguenza. Alla maniera di: se la bellezza è una promessa di felicità, guardiamo cosa avremo da scoprire nei nostri immancabili e furibondi quattro giorni di Palio.
Massimo Biliorsi