Niente corse, si riprova il 18 "Ora serve una nuova pista"

Grande delusione a Monteroni, ma la pioggia di sabato ha inzuppato il fondo. Intanto gli addetti ai lavori invocano per il Palio un circuito a prova di meteo

di Laura Valdesi

SIENA

"Le corse sono tali quando c’è davvero la possibilità di farle e dunque di battagliare. E con questo fondo non è possibile". Il verdetto di Scompiglio arriva alla 12.30 di una domenica delle Palme che tanti avrebbero trascorso a Monteroni per le prime, attese corse della stagione. Invece tutto annullato, per colpa della pioggia di sabato sera che ha inzuppato la pista. Troppo poche le ore di tempo per asciugarsi. Dopo un ping pong sull’inizio delle batterie, prima spostate alle 10, poi alle 11 e infine alle 12, lo stop. Anche se la maggior parte dei van arrivati di buon’ora se n’erano già andati, qualcuno anche facendo polemica perché non si dovevano neppure far muovere i cavalli dai box, prendendo la decisione di non partecipare ancora prima che gli organizzatori alzassero bandiera bianca. "Tutto rinviato al 18 aprile, il giorno di Pasquetta", annunciano. Poco importa se in contemporanea ci saranno le corse a Legnano, anche perché in Lombardia si usano ancora i purosangue.

La delusione è tanta fra le decine di addetti ai lavori e appassionati rimasti fino all’ultimo. "Così rischiamo noi e i cavalli, non si può fare. Con l’acqua che è venuta è impraticabile", conferma Scompiglio dopo aver fatto un giro di ricognizione su Teseo. Per il mezzosangue tutta esperienza che entra. "Meglio evitare di prendersi rischi inutili, non serve a nessuno. Quando piove si sa che può succedere. Se c’era la sabbia non era un problema, ma la terra...". Pronuncia la parola ’magica’ il fantino. Perché sono in tanti, fra gli addetti ai lavori a ribadire la necessità di realizzare a Siena una pista con un fondo che consenta di correre sempre. Anche quando piove, come hanno fatto a Legnano. Il riferimento non è dunque a Monteroni, quanto alla città del Palio vista l’amarezza per l’annullamento sabato della prima uscita dei mezzosangue dell’Albo a Monticiano. Qualcuno dice che, tutto sommato non c’è bisogno, altri insistono però che Siena dovrebbe fare questo scatto in avanti affiancando a Mociano, che va bene per l’addestramento, un circuito con un fondo che, seppure richiede manutenzione, non costringa fantini e dirigenti a stare a controllare i siti meteo in continuazione.

Tanti spettatori ieri avevano già fatto il biglietto: chi non potrà esserci a Pasquetta è stato subito rimborsato.