
Nicolas, svanito nel nulla: "Non l’ho mandato da solo alle 4 del mattino. Ormai era esperto"
di Laura Valdesi
SIENA
Quindici giorni senza tracce evidenti. Come se Nicolas Matias Del Rio, 40 anni, si fosse volatilizzato. Svanito nel nulla il 22 maggio scorso con un carico di borse griffate del valore di 500mila euro, dopo una telefonata fatta al datore di lavoro Sergio De Cicco, titolare della ’New Futura’ di Piancastagnaio, che svolge servizi di trasporto per il settore della pelletteria amiatino. Due settimane esatte da quando l’imprenditore sentì Nicolas, che vive con la famiglia ad Abbadia San Salvatore, per l’ultima volta: gli passò un uomo che disse di chiamarsi Goni e chiedeva un passaggio sul furgone per quattro colli di materiale destinato ad una ditta che invece è risultata chiusa. Da quel momento il cellulare del trasportatore 40enne è irraggiungibile.
Signor De Cicco, che idea si è fatto?
"Un’idea brutta. Speriamo che non gli abbiano fatto del male. Speriamo che magari sia stato chiuso da qualche parte e che gli diano da mangiare".
Lei ha sempre ribadito che Nicolas era un ragazzo serio. E ha escluso che possa essere coinvolto in questa vicenda.
"Esatto, proprio lo escludo al 100%. Era venuto in Italia di recente, parlava poco la lingua. Era sempre con noi, eravamo il suo riferimento. Impossibile al 100%".
Il furgone su cui viaggiava Nicolas Del Rio era l’unico senza satellitare della ditta.
"Gli altri due con il satellitare erano impegnati a fare il carico che il giorno dopo dovevamo portare a Firenze. Anche le scatole che era andato a prendere Nicolas a Castel del Piano con il mezzo di scorta sarebbero state messe in uno dei due furgoni per completare appunto il carico. Non l’ho mandato da solo alle 4 del mattino, erano le 17 del pomeriggio! C’è movimento, chi va a pensare che possa succedere una cosa del genere. Non siamo mica a San Paolo del Brasile o in certe zone di Napoli".
La prima volta che andava da solo dal primo maggio in cui è stato assunto.
"L’ho preso per fare l’autista. Per un mese l’ho portato io per fargli vedere tutto, ormai aveva imparato".
Le borse erano assicurate?
"Ogni azienda ha la propria assicurazione, noi abbiamo la vettoriale (è una polizza che copre il rischio della responsabilità del vettore stradale per le merci trasportate di proprietà di terzi, ndr)".
Lei in questo momento, non sapendo cosa è accaduto al suo dipendente, ha paura?
"Ho paura per lui. Io non ho paura perché se uno non si fida più delle persone allora si chiude in casa".
Le ricerche con i familiari sono state interrotte.
"Ci è stato detto che ci pensa chi di dovere. Guardi, mi dispiace un mondo per questo ragazzo. Del camion bruciato non m’interessa niente".