Mps Fiduciaria a San Miniato La Rocca chiede nuove destinazioni d’uso

Mps Fiduciaria a San Miniato La Rocca chiede nuove destinazioni d’uso

Mps Fiduciaria a San Miniato La Rocca chiede nuove destinazioni d’uso

Era una ex scuola, poi è diventato la sede di Mps Fiduciaria, la società del gruppo Monte dei Paschi che si occupa dell’amministrazione ’statica’ dei patrimoni per conto terzi. Da qualche giorno, sulla porta vetrina del palazzo di tre piani, in via Lippo Memmi, a Ravacciano, è comparso un cartello ’Ci siamo trasferiti in via Aldo Moro a San Miniato’. Forse è più di qualche giorno, ma la cronologia non è così importante. L’aspetto cruciale è che un altro contenitore che, prima dell’esodo incentivato di 4.125 dipendenti del Monte dei Paschi, ospitava attività della banca, ora è vuoto.

Si aggiunge a un lungo elenco di immobili svuotati, che appartengono al Monte dei Paschi. In sede di elaborazione del piano operativo, agli uffici dell’Urbanistica in Comune, sono arrivate diverse richieste di cambi di destinazione d’uso. Il Monte vorrebbe trasformare quegli immobili in alberghi, residenze, uffici, spazi commerciali, togliendo il vincolo delle attività finanziarie.

Considerando che dovrebbero liberarsi tanti spazi anche nel centro elaborazione dati in via Ricasoli e perfino nella direzione in viale Mazzini, tutti trasferiti nel grande polo di San Miniato, la questione urbanistica diventerà cruciale. Sono anni che la sede in Piazza dell’Abbadia, che ospitava anche la Borsa, è malinconicamente vuota. Qualche anno fa si parlò dell’interessamento di Zara, ma fu un ballon d’essai.

Dalla direzione Urbanistica del Comune, si limitano a confermare che "restano le destinazioni attuali. Verranno cambiate, con apposita variante, su espressa richiesta degli interessati". Così come è stato per Palazzo Sozzini in via Pantaneto: un privato ha richiesto di poterlo trasformare in un albergo di lusso ed è per questo che gli è stata concessa la nuova destinazione d’uso. Il Monte dei Paschi non non può quindi richiedere, per tutti i suoi immobili che stanno per essere svuotati, di farne ciò che vuole, prevedendo più destinazioni d’uso. La Banca dovrà presentare un possibile progetto e in base a quello si avviano le procedure per la variante urbanistica: semplificata, celere, da chiudere nel giro di sei mesi. Ma sempre basate su proposte realistiche e su misura per l’immobile in questione.