
di Pino Di Blasio
Poteva mancare il solito Giuseppe Bivona e i suoi petardi contro il Monte dei Paschi? Certo che no. Puntuale, dopo un paio di sedute che hanno ridato fiato al titolo in Borsa, e mentre ieri mattina si preannunciava un altro rally al rialzo, con l’azione Mps che in apertura segnava un teorico + 9,8%, il partner e cofounder di Bluebell, minacciava esposti alla Consob per la scelta di Anima di sottoscrivere l’aumento di capitale. Per Bivona, che da anni scommette sul default di Rocca Salimbeni e che è il regista di tante richieste di risarcimento miliardarie, la decisione di Anima Holding "aprirebbe un tema di financial assistance". Il manager si arrampica sugli specchi della normativa comunitaria che limiterebbe la possibilità per le spa nell’acquisizione di proprie azioni. E invita la Consob ad accendere un faro sulla disponibilità della società di gestione del risparmio.
Ma sono i soliti petardi lanciati da Giuseppe Bivona, servono per guadagnare titoli sui giornali e per creare ostacoli alla corsa sempre più decisa del Monte dei Paschi e dell’ad Luigi Lovaglio verso l’aumento di capitale. A 24 ore dall’assemblea degli azionisti, tutto sembra pronto a Rocca Salimbeni per lanciare l’operazione e chiudere il dossier entro novembre, ancor prima che si insedi un nuovo Governo. Anche perché, dal fronte centrodestra, e segnatamente da Fratelli d’Italia e Lega, alla sortita del consigliere economico di Giorgia Meloni, Maurizio Leo, che ha chiesto di rinviare tutto fino alla nascita del nuovo esecutivo, potrebbero far eco altre prese di posizione. Non in grado di fermare un treno ormai vicino alla stazione, ma di creare intralci e raffreddare entusiasmi che si sono riaccesi sul futuro della banca più antica del mondo.
L’ad Lovaglio, la presidente Patrizia Grieco e l’intero consiglio d’amministrazione fanno bene a parlare solo nelle sedi deputate. Domani alle 14,30, nell’auditorium in viale Mazzini, finalmente in presenza, l’assemblea sull’aumento di capitale partirà con il raggruppamento di 100 azioni Mps in una nuova azione ordinaria. E poi proseguirà con la definizione della proposta di aumento da 2,5 miliardi di euro, "da eseguirsi, in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie". Sarà una specie di Ipo, di nuova quotazione in Borsa per la banca, visto il carattere iperdiluitivo dell’aumento. E in attesa che anche Axa si dichiari pronta a giocare la partita, il titolo Mps ha chiuso ieri con +1,32%. Intanto continuano le trattative per la riorganizzazione del gruppo alla luce dei 3.500 esodi. Ieri sesto incontro tra i coordinamenti sindacali e Bruna Sandretti, responsabile delle relazioni industriali Mps..