REDAZIONE SIENA

"Il Comune non è più una succursale Pd"

Il deputato FdI contro la presidente della Provincia Carletti: "Sulle strade protesta propagandistica"

Francesco Michelotti, deputato e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia

Francesco Michelotti, deputato e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia

"Siena non è più una succursale del Pd", così l’onorevole Francesco Michelotti ha alimentato la polemica politica scoppiata negli ultimi giorni in merito al taglio delle risorse alla Provincia per la manutenzione delle strade, ma anche al ‘Ddl Beko’ e alla Società della salute senese. "Il filo diretto dell’amministrazione con il governo ha portato anche a far rientrare l’annuncio del taglio alle Province, che aveva generato non poche polemiche – ha ricordato Michelotti –. Riguardo questo rilevo un problema di metodo, perché non posso fare a meno di osservare come si sia creata una sorta di tempesta in un bicchiere d’acqua. La presidente della Provincia ha radunato i sindaci per una protesta che definirei propagandistica, mentre l’amministrazione stava lavorando in silenzio per trovare una soluzione a quel problema, come sempre".

Infatti, la presidente Agnese Carletti si era fatta portavoce dei sindaci della provincia sulla questione dei tagli che il governo avrebbe fatto sulla manutenzione e la sicurezza stradale, sottoscrivendo una lettera rivolta ai gruppi parlamentari, con la richiesta di attivarsi con il ministero delle infrastrutture e una richiesta di incontro al prefetto di Siena. "Noi facciamo tutto per il territorio: siamo figli di queste terre. Quando arriva una notizia sgradevole, interveniamo subito per cercare soluzioni. Da una parte c’è chi protesta, e dall’altra chi, come noi, risolve i problemi – ha detto Michelotti –. È successo con Beko, con il Biotecnopolo e su altri temi. Quello dei tagli alla Provincia è solo l’ultima di una serie di atteggiamenti che mi lasciano molto amareggiato. La presidente Carletti non può pensare di convocare i sindaci come se fossero suoi vassalli, e se qualcuno (come il sindaco Fabio) non si presenta, non può chiedere spiegazioni".

Sul piatto anche il futuro dello stabilimento Beko e della Società della salute senese, da cui il Comune ha recentemente dichiarato di valutare di tirarsi fuori, scatenando una forte reazione dell’opposizione. "Su Beko siamo costantemente al lavoro. Stiamo monitorando questo disegno di legge, che mi auguro sia prossimo all’approdo in Consiglio dei ministri, che sarà onnicomprensivo e riguarderà anche altre realtà – ha spiegato il deputato –. Sulla Società della salute non ho nulla da dire in questa sede. Ci sarà una riunione di maggioranza dove le forze politiche si confronteranno in modo laico sul tema. La sinistra è saltata sulla sedia perché, evidentemente, tocchiamo un gruppo di potere a lei caro. La reazione scomposta del presidente della Società della salute e del Pd mi fa pensare che forse ci sia un interesse politico dietro. Devono comprendere che, da qualche anno, il capoluogo non è più una succursale del Pd".

Eleonora Rosi